Dopo due edizioni virtuali torna dal vivo MuseoCity, l’evento culturale che quest’anno coinvolgerà anche le città di Brescia e Bergamo, designate Capitali della Cultura 2023.
Tutto quello che c’è da sapere sulla sesta edizione di MuseoCity
Dal 4 al 6 marzo, 90 istituzioni, pubbliche e private, fra musei, musei scientifici, case museo, archivi d’artista e musei d’impresa apriranno le porte al pubblico con una serie di incontri, eventi speciali, laboratori che vedranno protagoniste sei opere restaurate e per la prima volta visibili al pubblico. Filo conduttore della sesta edizione di MuseoCity sarà “Stanze dell’arte”, focalizzato sugli edifici che ospitano i musei pubblici e privati, raccontati dai loro curatori e direttori.
Per l’Assessore alla Cultura di Palazzo Marino, Tommaso Sacchi, le due edizioni passate, fruibili solo online causa pandemia, hanno comunque innescato un aspetto positivo: «Il trasferimento forzato sull’online delle due precedenti edizioni – ricordato Sacchi durante la presentazione online della kermesse – ha consentito quest’anno di sviluppare un programma ibrido anche di contenuti web, fruibili ovunque».
Brescia e Bergamo protagoniste
Debuttano, quindi, Brescia e Bergamo con la partecipazione delle istituzioni locali più prestigiose. La Leonessa partecipa con le quattro sedi: Museo di Santa Giulia, Brixia, il Parco archeologico di Brescia Romana, la Pinacoteca Tosio Martinengo e Museo delle Armi Luigi Marzoli, con il Museo Diocesano e con la Casa Museo di Palazzo Tosio. Bergamo coinvolgerà l’Accademia Carrara, il Museo Civico di Scienze Naturali Caffi, il Museo delle storie di Bergamo, il Palazzo della Ragione, il Palazzo e Giardini Moroni.
Al MuseoCity 2022 torna l’itinerario Museo Segreto, che punterà l’attenzione alle sedi, palazzi storici o di nuova progettazione, che ospitano le diverse istituzioni partecipanti: ci si focalizzerà anche sulle sale espositive per scoprire particolari architettonici e decorativi inediti, e allestimenti storici o contemporanei. Si racconterà anche di altre stanze, generalmente semplici laboratori, dove l’opera d’arte è stata creata.