Il Gay Pride di Milano del 2 luglio non avrà il patrocinio della Regione Lombardia, negato anche quest’anno dal Pirellone: Arcigay Milano, come ogni anno, aveva fatto richiesta di patrocinio al Comune di Milano, alla Città metropolitana e a Regione Lombardia. Le prime due hanno risposto positivamente, niet dalla Regione.
Pride Milano senza patrocinio di Regione Lombardia
«Quanto fatto dalla Regione – ha spiegato il presidente di Arcigay Milano Fabio Pellegatta – si inserisce nel solco di quello che abbiamo visto negli ultimi anni, nonostante quello che succede in Italia in termini di discriminazioni». All’attacco anche il M5S: «La demagogia e l’intolleranza di questa classe politica non hanno limiti», commenta il consigliere regionale del M5s Simone Verni. Circa due settimane fa, infatti, l’Aula aveva approvato con voto segreto una mozione che impegnava la giunta a garantire una presenza istituzionale al Pride Milano con la partecipazione di un esponente della Regione, oltre all’illuminazione della facciata di Palazzo Pirelli con i colori della bandiera arcobaleno.
Oggi, invece, il cambio di direzione in una lettera scritta da Regione Lombardia e inviata all’Arcigay per il Pride Milano. Di sicuro, la risposta arriverà direttamente dal folklore del corteo milanese in programma sabato 2 luglio per le via del centro cittadino.