I contagi raggiungono numeri mai visti. Negli ultimi due giorni tra Milano ed il suo hinterland i casi hanno ripetutamente superato quota 4.000.
Dati. Un report dell’Ats metropolitana racconta che Milano, la grande malata di questa seconda ondata, raggiunge numeri mai visti nella prima ondata: sono 350 i nuovi ingressi in ospedale al giorno, dei quali più di 100 nel comune di Milano e più di 150 nei paesi limitrofi.
L’unico dato confortante è quello delle terapie intensive che crescono ad un ritmo più basso rispetto alla prima ondata. Tuttavia aumentano gli accessi di urgenza al pronto soccorso dei Covid hub della città: il Niguarda ed il Sacco sono ormai in seria difficoltà.
Aiuti. Come era avvenuto in senso inverso durante la prima fase della pandemia, ora sono le altre province a tendere la mano a Milano accogliendo nei loro ospedali alcuni pazienti in terapia intensiva o con sintomi più lievi per alleggerire la pressione sugli ospedali della città.
Le croci dell’area di Brescia sono già state pre-allertate nel caso ci fosse bisogno di fornire ulteriore aiuto. Ieri l’assessore Gallera ha dato mandato alle otto Ats di trovare 1.500 posti per pazienti Covid subacuti e degenze di sorveglianza, riconvertendo letti non Covid e contrattualizzandone di nuovi che oggi «non rientrano nella disponibilità della rete ospedaliera ma garantiscono comunque un’assistenza sanitaria, ad esempio nelle strutture di riabilitazione».