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28. 03. 2024 13:59

La Regione “sfratta” gli “eroi” della pandemia

Alcuni operatori sanitari giunti da tutta Italia per supportare la Lombardia nell'emergenza coronavirus si sono visti "sfrattare" dalle camere d'albergo che li ospitavano

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“Carenza di gratitudine”, con questo termine si può sintetizzare la vicenda di alcuni infermieri e operatori socio sanitari che si sono visti “sfrattare” dalle camere degli hotel in cui erano ospitati. Erano giunti da tutta Italia a Milano dopo il grido di aiuto lanciato dalla Regione all’inizio dell’emergenza sanitaria.

Due giorni per andare. Così una ventina di figure sanitarie si è sentita comunicare dalla reception del proprio albergo:«Entro due giorni dovete lasciare le camere, a meno che non vogliate pagarle di tasca vostra. La Regione ci chiede il check out entro 48 ore». Peccato che al momento dell’arrivo in Lombardia avessero firmato un contratto che li legava alle strutture ospedaliere fino alla fine di luglio, ed in alcuni casi fino alla fine di settembre.

Molti di loro così hanno cercato una sistemazione provvisoria da qualche collega, mentre altri si sono sistemati nel refettorio a pagamento del Policlinico, dove già erano stati ricollocati a sorpresa alcuni operatori dopo la chiusura dell’Ospedale in Fiera.

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Altri invece sono rimasti nelle loro camere senza alcun intenzione di trasferirsi: è stata concessa loro una proroga fino al 19 giugno, ma poi che accadrà?

«Per loro non ci era arrivata alcuna comunicazione sul check out, solo per chi aveva lavorato in Fiera — racconta uno degli albergatori —. Sono persone d’oro, nell’emergenza si sono prodigati con spirito di servizio. Nel tempo libero non potevano neanche uscire dalla struttura, hanno accettato di vivere separati dalle loro famiglie. Era scontato che l’alloggio fosse pagato fino alla fine del contratto e non ci erano mai state date indicazioni contrarie, fino a venerdì scorso».

Risposte. Nel pomeriggio di ieri sono intervenuti prima il Policlinico e poi la Regione. «Ci siamo impegnati a coprire noi i costi per la settimana di proroga, da domenica 14 a venerdì 19 giugno, e abbiamo attivato nel nostro convitto camere che sono a disposizione, a spese nostre», confermano dalla struttura ospedaliera.

La Regione, invece raggiunta dai microfoni del Corriere, conferma di aver «allungato la convenzione e dunque la copertura della sistemazione alberghiera anche per chi ha lavorato alla Fiera, fino al 31 luglio». Tuttavia fino a ieri sera non era giunta ancora nessuna comunicazione ufficiale al personale sanitario.

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