Il sindaco Sala ha aperto questa mattina la ventunesima edizione della Giornata europea della cultura ebraica, che a causa dell’emergenza Covid si svolgerà in gran parte in versione digitale. Nel pomeriggio verrà eseguito un concerto dai gruppi orchestrali della Scala nella sinagoga di Milano per ricordare Vittore Veneziani, direttore del coro, espulso nel 1938 a causa delle leggi razziali.
Le dichiarazioni. «Il razzismo e l’intolleranza possono impoverire irrimediabilmente il nostro Paese perché lo privano di uno dei suoi beni più preziosi, la cultura e la creatività – ha sottolineato il primo cittadino aprendo l’evento -. Il nostro Paese deve porre molta attenzione a questi valori di cui a volte ci si dimentica».
La giornata della cultura ebraica non è solo improntato sulla memoria, ma rappresenta anche un tentativo di recuperare quei valori alla base dell’identità europea. «La giornata di oggi è importante per Milano – ha proseguito Sala -, per il nostro Paese e anche per l’Europa. Dobbiamo ricordarlo è un’Europa che sta attraversando un momento difficile anche per la sua identità, è un Europa che dimentica troppo speso i valori fondanti dell’accoglienza, della tolleranza, del rispetto di tutti. Valori che la cultura, la fede e la storia del popolo ebraico hanno impresso nella nostre coscienze di storia di cittadini europei, nel nostro Dna, a costo di sacrifici e sofferenze».