Da oggi alle ore 19 sulla rete ordinaria e dalle ore 22 sulle autostrade, i distributori di carburanti saranno chiusi per sciopero. La conferma delle organizzazioni Faib, Fegica e Figisc-Anisa sullo sciopero benzinai preoccupa anche Milano. Lo sciopero durerà 48 ore, fino al 26 gennaio.
Sciopero benzinai: cosa succede a Milano
Le novità proposte dal Governo riguardano l’obbligo di esporre il prezzo medio regionale che sarà settimanale (e non giornaliero) e ad ogni variazione di prezzo, nonché la chiusura dell’attività per omessa comunicazione solo dopo 4 omissioni in 60 giorni (e non più dopo tre senza limiti temporali). Trattativa che non ha convinto le organizzazioni a ritirare uno sciopero che coinvolgerà anche Milano.
Dove fare benzina a Milano prima dello sciopero? In questo momento il prezzo più basso è della stazione Eni in via Stamira d’Ancona, 270: la benzina al self costa 1,704€ al litro. Seconda posizione per la stazione Esso di via Ponte Nuovo, 15: 1,709€ al litro. Chiude il podio la stazione Esso in via Leoncavallo Ruggero, 25: il prezzo al litro è di 1,827€.
Sciopero benzinai: c’è un’associazione che non parteciperà
Presa di distanza dallo sciopero da parte dell’Asnali (Associazione nazionale autonoma liberi imprenditori) che nell’affermare di avere «ampia rappresentatività” fra i gestori di carburanti diffida Faib, Fegica e Figisc-Anisa ad appellarsi a tutto ciò che esula dalla loro sfera di influenza con termini non idonei, poco eleganti e soprattutto non rispondenti alla fotografia del settore la cui rappresentatività è oggi piuttosto frammentata, al contrario di quanto le suddette sigle vogliano far intendere».
Per questo Asnali ribadisce che i distributori associati non aderiranno ad alcuna forma di protesta. L’Associazione ricorda di aver partecipato a tutti gli incontri, finora svolti, del tavolo tecnico convocato dal governo in merito alle note vicende legate al decreto trasparenza.