Finalmente si riparte! Dopo la chiusura prolungata imposta dal lockdown, le scuole milanesi riaprono. Tuttavia si prospetta una ripartenza in salita a causa di alcuni problemi ancora da risolvere.
Carenza di personale. Questa mattina gli alunni scopriranno quanti docenti sono stati già nominati nelle loro classi e quanti invece mancheranno all’appello. La brutta notizia è che potrebbero mancare per settimane.
Secondo i sindacati i numeri a Milano sarebbero drammatici: si parla di 10.000 posti vacanti. Non a casa le rappresentanze della scuola sono già sul piede di guerra e questa mattina andrà in scena un sit-in alle 12 davanti all’Ufficio scolastico Regionale in via Polesine.
I motivi della carenza di insegnanti sono da ricercare nei ritardi della pubblicazione delle graduatorie provinciali per le supplenze. Dovevano essere pubblicate il primo settembre, ma sono arrivate solo il 7 settembre. A tutto ciò si aggiungono gli errori nei calcoli delle graduatorie: a Milano erano giunte oltre 100.000 domande, ma si dovrà conteggiare nuovamente tutto. E chissà quanto bisognerà attendere.
La cosiddetta “call veloce” istituita nelle settimane scorse per attirare insegnanti da fuori regione è stata un flop, come definita dallo stesso sindaco Sala: sono solo 56 le domande pervenute.
I trasporti. Altro problema che interesserà i primi giorni di scuola sarà la gestione dei trasporti pubblici. Nonostante gli ingressi scaglionati, uno studente su due farà il suo ingresso in aula tra le 7.45 e le 8.15, orario in cui si registrerà un picco mettendo a dura prova le capacità di trasporto dei mezzi limitate all’80%. Stesso discorso potrebbe verificarsi all’uscita quando il picco si concentrerà tra le 13.45 e le 14.