Questo pomeriggio ci sarà una riunione tra i capi delegazione della maggioranza ed il premier Conte. Sembra che si vada verso un sì alla possibilità di spostamenti tra piccoli Comuni il giorno di Natale.
Opzioni. Le possibilità presentate in Parlamento sono sostanzialmente tre:
- concedere gli spostamenti all’interno della stessa provincia;
- concedere gli spostamenti tra comuni limitrofi;
- concedere gli spostamenti verso i piccoli comuni con meno di 15.000 abitanti.
La prima opzione sembra già esser stata scartata per il veto dei ministri Boccia e Speranza, appoggiati anche dal ministro Franceschini. «Va bene far stare insieme ai parenti gli anziani soli – hanno dichiarato – altra cosa è andare contro lo spirito che ha guidato le nostre scelte sul Dpcm, improntate alla massima cautela».
Per le atre ipotesi al vaglio invece il premier Conte si dichiara possibilista. «Se il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre eccezioni per i Comuni più piccoli, che possa avere una logica di mantenimento, e ovviamente in un raggio chilometrico contenuto – ha dichiarato nei giorni scorsi – torneremo su questo punto».
Intanto dai banchi dell’opposizione si chiede di estendere la deroga anche i giorni di Santo Stefano e Capodanno.
Ristoranti. Alcune indiscrezioni parlano però di una possibile nuova “mazzata” per i ristoranti. Infatti sembra che se la deroga agli spostamenti verrà attuata, per compensare il Governo potrebbe decidere di far chiudere i ristoranti per il pranzo di Natale.