Si chiama Superluna del cervo, è uno spettacolo al quale i milanesi che ieri erano all’aperto o affacciati alla finestra hanno potuto assistere.
Superluna del cervo: il nome, il fenomeno e il prossimo evento
Si definisce Superluna grazie al termine utilizzato nel 1979 da Richard Nolle, un astrologo, che ha voluto fissato il momento in cui non solo si è in fase di luna piena ma il satellite è anche al perigeo, nel punto più vicino rispetto alla Terra. Giusto ieri sera il satellite era a circa 360mila chilometri di distanza dal pianeta, poco sotto i 384mila di distanza che solitamente tiene, e appare più grande del 14% rispetto al solito, oltre che più luminosa del 30%.
Il termine Superluna del cervo è stato coniato come riferimento alle tradizioni dei nativi americani. E’ infatti a luglio che le corna del cervo maschile cominciano il proprio rinnovo annuale, riprendendo a crescere.
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Il fenomeno si è presentato ieri in serata, attorno alle nove e mezza, quando sulla Terra (e a Milano) è calato il buio. In realtà la distanza minima dalla Terra è stata raggiunta, secondo 3B meteo, alle 20.38 di mercoledì sera ma in quel momento (con la Luna precisamente a 357.263 km di distanza da noi) ma per avere uno spettacolo migliore in termini di visibilità è dovuta passare un’oretta.
Chi non poteva godere di una buona visuale, ha potuto comunque seguire la diretta web organizzata dal Virtual Telescope Project sul proprio sieto e dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) attraverso YouTube e Facebook.
Prossimo appuntamento con un’altra Superluna, la quarta della stagione, il 12 agosto.