La giornata di ieri si è contraddistinta per il ritorno dei ritardi sulle linee ferroviarie. Era ormai da tempo, con gli studenti a casa e gli impiegati in smart working, che non si vedevano scene del genere. Il treno partito da Milano Garibaldi alle 16.46 si è bloccato alle 18.30 a Milano Certosa: quasi due ore per percorrere pochi chilometri, prima del blocco del convoglio stracolmo di passeggeri senza ormai alcun distanziamento sociale.
La vicenda. È stato l’apice di una giornata di disagi dovuti ai rallentamenti sulle linee causati dalle nevicate arrivate in Lombardia. Una vera e propria odissea per i pendolari ancora costretti a recarsi in ufficio.
«Siamo rimasti prigionieri sul treno per ore – racconta uno dei passeggeri sul treno bloccato a Milano Certosa – noi abbiamo aspettato più di tre ore a Milano Garibaldi e anche nelle varie fermate c’èra gente esasperata che aspettava da diverse ore. A Certosa è salita una folla, con zero distanziamento sociale. Il capotreno ha dovuto convincere le persone, una per una, a scendere dai vagoni».
Ma i disagi si sono registrati anche su altre linee accumulando ritardi fino a 180 minuti. Tra le cause dei rallentamenti anche i rami caduti sui binari.