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07. 10. 2024 19:00

Trivulzio, redatta la relazione finale della commissione d’inchiesta regionale

La relazione finale stilata dalla commissione d'inchiesta regionale sottolinea tutte le carenze che hanno interessato la Baggina nei mesi più bui della pandemia

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La commissione d’inchiesta regionale su quanto avvenuto nella storica casa di riposo milanese del Pio Albergo Trivulzio è giunta al termine. Il quadro che emerge evidenzia tutte le mancanze che hanno contraddistinto l’operato nella rsa: mancanza di protezioni e dispositivi di sucurezza, assenteismo dei lavoratori, regole e procedure non applicate in modo adeguato.

Troppe carenze. La prima cosa che emerge dalla relazione è la mancanza di mascherine. Il Pat aveva scorte esclusivamente per una situazione “ordinaria”, ma nonostante ciò le prime forniture extra di dispositivi sono giunte solo il 23 marzo.

Altro fattore determinante è stato il forte assenteismo che ha contraddistinto i mesi più bui della pandemia. Su oltre 900 operatori a libro paga, già a metà febbraio oltre la metà non era sul posto di lavoro per malattia o per permesso. A tutto ciò si aggiunge la mancanza di controlli attraverso tamponi e test sierologici sia sul personale che sugli ospiti. Infatti la media di test effettuati alla “Baggina” è la più bassa in confronto a tutte le altre strutture presenti in Regione.

La commissione conclude che nel Pat non vi è stata «una piena e adeguata applicazione di regole e procedure» per proteggere lavoratori e ospiti. Tra le tante norme disattese anche quella relativa al distanziamento sociale che avrebbe contribuito non poco alla diffusione del virus all’interno della casa di riposo.

 

 

 

 

 

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