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29. 03. 2024 07:49

Trivulzio, il mistero dei 150 pazienti “fantasma”

Non si hanno più notizie di 150 pazienti trasferiti dalla Baggina ad altre strutture sanitarie: non si sa dove siano stati trasferiti e se siano sopravvissuti

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Dall’inchiesta sulle morti sospette al Pio Albergo Trivulzio emergono nuovi inquietanti dettagli. Nel pieno dell’epidemia 150 ospiti sono stati trasferita dalla Baggina in altre strutture ospedaliere di Milano e dell’hinterland. Tuttavia non si sa dove siano stati curati e soprattutto se siano sopravvissuti al coronavirus.

Mistero.  Sulla loro sorte non c’è nessuna indicazione nemmeno nelle pagine della Commissione d’inchiesta istituita da Ats su richiesta del Comune di Milano e di Regione Lombardia.

I parenti delle vittime avevano già segnalato questa grave mancanza. «Molti di loro, potrei dire quasi tutti, erano davvero gravi quando hanno lasciato il Trivulzio e sono morti in ospedale», ha raccontato un infermiere del Pat.

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Gli investigatori hanno sequestrati tutti i registri della struttura compresi quelli relativi ai trasferimenti in ambulanza per comprendere che fine abbiano fatto i 150 pazienti “fantasma”.

«È da aprile che sappiamo che tanti pazienti in condizioni critiche sono stati mandati non solo in ospedale ma anche a casa – ha dichiarato Alessandro Azzoni, presidente dell’associazione Felicita -, dove hanno infettato i familiari e poi magari sono morti. Aspettiamo di leggere la relazione della Commissione d’inchiesta promossa dalla Regione ma se davvero ci fosse questa grave omissione, questo getterebbe una luce oscura sull’attendibilità del resoconto».

I misteri inoltre non sembrano solo riguardare i mesi precedenti, ma anche nuovi scenari preoccupanti sembrano riaprirsi in struttura. «Stiamo di nuovo accettando pazienti dagli ospedali. Venerdì ne abbiamo ricoverati 18 e 7 sono già in isolamento», ha raccontato un infermiere che ha voluto rimanere nell’anonimato.

 

 

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