Il comitato dei parenti delle vittime del Trivulzio torna a farsi sentire e chiede al governo un decreto d’urgenza per ripristinare il diritto alla cura degli anziani nelle Rsa.
Il comunicato stampa. «Visto il perdurare del silenzio da parte della Regione Lombardia – si legge nella nota firmata dal portavoce Alessandro Azzoni – chiediamo urgentemente al Governo un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che dia priorità al diritto di cura e assistenza ai soggetti più fragili».
Secondo il comitato la situazione registrata al Trivulzio sarebbe comune a gran parte delle case di riposo presenti su tutto il territorio nazionale. «Sono drammatiche le notizie e le testimonianze – si legge ancora nel comunicato – che continuamente arrivano al Comitato da parenti e personale sanitario di tante RSA, non solo lombarde».
Per i parenti delle vittime è necessario che intervenga direttamente il governo «per rimediare ai danni provocati da quelle delibere regionali che hanno favorito il trasferimento di pazienti Covid dagli ospedali alle RSA, causando in Italia oltre 7000 decessi accertati».
Come sempre è molto critica la posizione nei confronti del sistema sanitario lombardo: «È evidente che Regione Lombardia, ATS e i CdA delle singole RSA stanno cercando di nascondere le dimensioni di questo dramma: ancora oggi, quando ormai tutta Italia pensa giustamente alla ripartenza del Paese, non abbiamo ancora numeri certi sui decessi per Covid, sulle “morti collaterali”, sui contagiati».