Le associazioni di specializzandi in Medicina attaccano il responsabile della campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso, reo di aver dichiarato che quell’attuale è una situazione di guerra che necessita la messa in campo di tutte le forze possibili. «Non esitiamo quindi a definire il mese di ‘formazione’ nella campagna vaccinale anti SARS-CoV-2 per ciò che è: sfruttamento di manodopera a costo zero», così scrivono in una lettera gli specializzandi.
La lettera. «Non possiamo accettare – si legge nella missiva- che la cattiva programmazione di questa campagna vaccinale continui a riflettersi sulla popolazione e sui Medici in Formazione Specialistica: se la retorica della guerra poteva essere compresa un anno fa, adesso ogni appello alla deontologia per colmare le lacune organizzative finisce per suonare come un palese ricatto. Queste parole vengono rivolte ad una categoria indifesa e troppo spesso dimenticata; non è venuto in mente a nessuno di riservare lo stesso trattamento agli altri Medici, nostri colleghi».
Gli specializzandi vogliono dare il loro contributo alla campagna vaccinale, ma alle giuste condizioni. «Vogliamo partecipare alla campagna vaccinale nel rispetto della dignità del nostro lavoro e tutelando la nostra formazione specialistica – continuano -. Non sono negoziabili i requisiti minimi al di sotto dei quali si configura un vero e proprio sfruttamento: contrattualizzazione, volontarietà e partecipazione al di fuori dell’orario formativo».
A firmare la lettera diverse associazioni: ANAAO Giovani Formazione, ASUP – Associazione degli Specializzandi di Perugia, Chi si cura di te?, CoSMEU – Coordinamento Specializzandi in Medicina d’Emergenza-Urgenza, Dipartimento medico, ER – Ex Rappresentanti in Prima Linea, FederSpecializzandi – Associazione Nazionale dei Medici in Formazione Specialistica, GMI – Giovani Medici per l’Italia, MeSLo – Medici Specializzandi Lombardia, SIGM – Segretariato Italiano Giovani Medici e Specializzazioni mediche – Associazione ALS.