Somministrare il vaccino covid ai bambini, in molti dicono sì ma, come normale che sia, il tema provoca polemiche e visioni contrastanti. L’idea è quella di somministrare i vaccini anche ai bambini tra 0 e 11 anni di età, quelli che al momento sono tagliati fuori. Il dibattito è appena cominciato ma vede coinvolti tutti: le agenzie del farmaco, l’americana Fda e l’europea Ema. Tutte al lavoro per esaminare i dossier per l’eventuale autorizzazione.
Vaccino covid ai bambini per contrastare la variante Delta
A scendere in campo è anche l’Accademia statunitense di pediatria, la più prestigiosa al mondo. La quale, in una lettera, ha esortato gli enti regolatori «a fare presto perché la variante Delta è in piena espansione» e colpisce tutti. In Italia, ad oggi, si registra un ampio consenso attorno al vaccino pediatrico che completa la rosa delle età dopo quello per 12-15 anni.
I casi di Covid nei bambini e le diverse posizioni dei medici
Tanti i pareri in campo, riportati dal Corriere della Sera. Annamaria Staiano, presidente della società italiana di pediatria, professore ordinario all’Università Federico II di Napoli: «Siamo in linea con l’Accademia americana. I casi nella fascia 0-18 anni sono aumentati, negli Stati Uniti i morti tra i minorenni sono 350 dall’inizio della pandemia quindi non parliamo di numeri trascurabili». E in Italia? «Le piccole vittime sono state 12 tra 0 e 9 anni cui si aggiungono altre 16 tra 10 e 18 anni». Francesco Vaia, direttore sanitario dell’istituto Lazzaro Spallanzani: «Trovo che la bilancia rischio-beneficio penda dalla parte del primo. I casi di malattia e di eventi gravi tra i bambini sono statisticamente irrilevanti mentre di questo inoculo sappiamo poco. La popolazione pediatrica italiana è in buona salute. Inoltre c’è una valutazione sociale. I bimbi non fanno la vita dei ragazzi. Si muovono poco e stanno con i genitori».
A che punto sono le sperimentazioni
La sperimentazione sul vaccino per gli under 12 è in fase avanzata. Franco Locatelli, coordinatore del comitato tecnico scientifico, ematologo al Bambino Gesù: «La paura è immotivata, abbiamo evidenze che la vaccinazione con preparati a Rna messaggero (come Pfizer e Moderna) siano sicuri, non provoca effetti collaterali rilevanti e protegge dal rischio di complicanze fatali dell’infezione».