Forse si chiamerà «Mad» e nascerà a Porta Venezia. Una scelta particolare per il Museo dell’Arte digitale: la realtà nazionale sarà dedicata alle tecnologie, alle innovazioni culturali, al nuovo linguaggio dell’arte e avrà sede a Milano nell’ex Albergo Diurno, un luogo ormai storico della città.
Entrerà in dialogo con il Meet
Il Mad sarà l’occasione per un’importante modifica dell’ex Albergo Diurno Venezia: nel 2026 lo spazio diventerà diffuso entrando in dialogo (attraverso un distaccamento) con il Meet, il Centro internazionale di Cultura Digitale all’interno dello spazio Oberdan e con un possibile prolungamento nei giardini di Porta Venezia.
Decisivo l’impegno del ministro Franceschini
Il via libera al museo è arrivato con la dichiarazione del ministro della Cultura Dario Franceschini. Il Museo dell’Arte Digitale fa parte di un piano per la città da parte dello Stato che conta 121 milioni complessivi e comprende il Museo Nazionale della Resistenza lungo i Bastioni di Porta Volta e la realizzazione della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic) che sorgerà in Porta Vittoria.