Tradizione e contemporaneità: ritorna il villaggio globale di Artigiano in Fiera

Piacere di conoscerti. È il titolo e lo slogan di Artigiano in Fiera 2019, la manifestazione che si apre domani a Fieramilano (Rho-Pero) e che proseguirà fino a domenica 8 dicembre, ogni giorno dalle 10.00 alle 22.30.

La più importante fiera delle arti e mestieri del mondo ritorna a Milano per la sua 24esima edizione. Nove giorni, tremila artigiani provenienti da cento Paesi del mondo: sono numeri che rendono un’idea della portata dell’evento che anche quest’anno sarà all’insegna di qualità, autenticità e novità, con proposte da tutta Italia e da tutto il mondo.

Per accedere da quest’anno è necessario richiedere il pass gratuito registrandosi al sito pass.artigianoinfiera.it: in pochi passaggi verrà fornito via mail e permetterà l’ingresso gratuito per tutte le giornate della fiera. Potrà essere conservato su smartphone, tablet o essere stampato su carta; inoltre sarà sempre disponibile e recuperabile sul proprio account. Il pass è nominale, personale e non cedibile e chi non è in possesso di un indirizzo mail può essere registrato anche da conoscenti, amici o parenti.

Alla manifestazione, l’artigianato diventa sinonimo di coinvolgimento per tutte le persone e le categorie, anche per chi è ai margini della società e fatica a inserirsi nel mondo del lavoro. Le aziende artigiane sono uno strumento di valorizzazione proprio per queste persone.

Artigiano in Fiera 2019: le caratteristiche

«Una delle caratteristiche di Artigiano in Fiera è porre al centro la persona – spiega il presidente di Ge.Fi. Antonio Intiglietta, fondatore della manifestazione -. Uomini e donne che esprimono attraverso il loro lavoro l’umanità in azione generando una serie di fattori che trasformano e contribuiscono al cambiamento della società di oggi. L’artigianato e Artigiano in Fiera rappresentano il principio di una concezione diversa di economia che non si basa sul concetto di consumo della persona per produrre, né sui consumatori come oggetto da cui guadagnare, ma sul concetto di persona come soggetto creativo e che riceve. Si può parlare in questo senso di economia a dimensione umana».

Artigiano in Fiera 2019

Da domani a domenica 8 dicembre, dalle 10.00 alle 22.30

Fieramilano (Rho-Pero)

Ingresso gratuito da registrare su pass.artigianoinfiera.it

Come raggiungere Artigiano in Fiera 2019
Artigiano in Fiera
si può raggiungere con facilità da tutta Italia: oltre alle tratte di Trenord, al sistema infrastrutturale del Nord Italia e delle metropolitane milanesi, grazie a Italo, la manifestazione sarà raggiungibile da tutta Italia.

I collegamenti giornalieri saranno 23: Milano Rho Fiera sarà connessa, direttamente, a Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Salerno, Brescia, Desenzano, Peschiera, Verona, Vicenza, Padova, Mestre e Venezia. Inoltre, da Ginevra e Basilea, i treni Eurocity di Trenitalia faranno tappa diretta a Rho Fieramilano. Info su artigianoinfiera.it.

Eventi e interculturalità
Nove giorni spettacoli, canti e balli folcloristici animeranno i nove padiglioni della fiera. I visitatori potranno vivere in un unico luogo il fascino della storia e dei costumi di ogni popolo del mondo. Tante le live performance che accompagneranno i visitatori in un giro del mondo delle diverse tradizioni popolari. Le note dei canti tradizionali regionali tra gli stornelli romani, la pizzica salentina, le fruste emiliane, fino alla musica lirica e popolare italiana.

Poi il flamenco spagnolo, le musiche irlandesi, la ciarda ungherese, il cancan francese: tutto ciò animerà i padiglioni della fiera. Non mancheranno canti e danze da tutta Europa. Un viaggio dall’America Latina alla Cina, dagli Stati Uniti al Medio Oriente con esibizioni artistiche tra yoga, live painting, il ritmo delle maracas e tanti altri spettacoli con l’obiettivo di proporre una grande festa mondiale in cui unire tutti i popoli. Una manifestazione dove lingue, costumi e religioni possono convivere, superando ogni barriera culturale. L’incontro diretto tra le diverse culture in questo modo risalta il valore di ciascuno e avvicina i popoli.

L’app ipertecnologica
Un nuovo strumento per rendere l’esperienza di Artigiano in Fiera 2019 ipertecnologica e rivoluzionaria e per agevolare i visitatori negli spostamenti all’interno della rassegna. Da quest’anno la manifestazione ha lanciato la nuova app gratuita, disponibile sia per iOS che per Android, scaricabile da App Store e Google Play. Attraverso l’app Artigiano in Fiera si può navigare con la mappa interattiva, uno strumento per localizzare il visitatore e aiutarlo a trovare i Paesi, le Nazioni, i prodotti e gli artigiani che gli interessano.

Sarà facile in questo modo muoversi dal punto in cui ci si trova fino allo stand dell’artigiano o del prodotto che si cerca, magari lo stand che era rimasto nel cuore nelle edizioni passate. Tutto ciò permetterà inoltre di scoprire specialità provenienti da tutto il mondo. L’obiettivo dell’app è quello di accompagnare il visitatore e aiutarlo a vivere appieno gli eventi e gli spettacoli da tutto il mondo. In questo modo si ha più tempo a disposizione per compiere il viaggio tra i padiglioni.

Nell’app esiste anche la funzionalità “Aiutaci a conoscerti”, utile a personalizzare la visita in fiera. Da qui il visitatore potrà indicare i suoi interessi, attraverso il sistema di profilazione studiato appositamente per proporre al pubblico solo contenuti attinenti ai suoi gusti. In questa sezione, ciascun visitatore può esprimere le proprie preferenze verso gli artigiani, i prodotti o anche le pietanze tipiche delle diverse tradizioni culinarie. In modo da creare un percorso ad hoc che accompagna il visitatore verso ciò che sta cercando.

Quante storie, tutte da vivere
Artigiano in Fiera non è solo festa. Non è solo shopping. Non è solo cibo. E’ anche il contesto ideale per conoscere storie. Quelle degli artigiani con le loro tradizioni e i loro saperi. Ecco qualche assaggio.

Artigiano in Fiera 2019 Redo UpCycling
Artigiano in Fiera 2019 Redo UpCycling

Redo Upcycling. Nato a Trento nel 2014 dalla cooperativa Alpi (Avviamento al Lavoro su Progetti Individualizzati). Il progetto coinvolge e dà lavoro a oltre 30 persone nella produzione di accessori di moda. Valorizzare competenze e creatività dei richiedenti asilo, categorie protette e persone in reinserimento sociale.

Questo l’obiettivo di Redo Upcycling. Gli articoli sono originali e numerati, per garantirne l’assoluta unicità. I prodotti vengono fabbricati a mano utilizzando materiale riciclato, per il rispetto dell’ambiente. Gli scarti di produzione o i materiali destinati al macero vengono trasformati in borse, zaini o valigie, prodotti esclusivi nel colore e nel design.

Lida Hakimpour
Lida Hakimpour

Mahisiah. L’attività nasce dalla creatività di Lida Hakimpour, giovane artista di Kerman, città periferica a ridosso del deserto in Iran. Lida all’età di 25 anni si pone contro la mentalità conservatrice e decide di studiare arte. Impara in particolare l’arte del Pateh, il tradizionale ricamo a mano tipico della zona, rinnovandolo completamente.

Inizia a creare vestiti, scarpe, borse e gioielli e fonda il suo marchio, Mahisiah, che diventa un vero e proprio brand di moda. Nella sua attività ha coinvolto 30 giovani donne tra i 18 e i 30 anni permettendo loro di esprimere la propria creatività e abilità.

Artigiano in Fiera 2019 Anmil Dahabia
Artigiano in Fiera 2019 Anmil Dahabia

Anmil Dahabia. È la cooperativa di Toda Hassan che viene da Azrou, in Marocco. È l’esempio di un progetto capace di creare migliori prospettive di vita soprattutto per le donne, in un contesto economico singolare. La cooperativa è finalizzata alla riabilitazione e all’integrazione delle ragazze provenienti da zone rurali attraverso l’apprendimento di laboratori di ricamo, maglieria e cucito.

Il nome dell’azienda significa “dita d’oro”, è specializzata infatti in prodotti tessuti a mano su telai orizzontali a cui lavora un gruppo formato da dieci tessitrici che creano copritavoli, tovaglie, tende, caftani, sciarpe.

 Artemali Ocoxal
Artemali Ocoxal

Artemali Ocoxal. Un vero esempio di recupero del territorio e una storia che proviene dal Messico: sono le “guardiane della foresta” di Artemali. La società di Tepatlaxco de Hidalgo, nello Stato Messicano di Puebla, è formata da 20 maestre artigiane. Da dieci anni hanno iniziato a promuovere e vendere i loro prodotti e gioielli creati con foglie di pino, “ocoxal” in lingua Nahuatl. Si tratta di foglie o aghi di due varietà di pino che vengono raccolte una volta cadute dall’albero.

Quando hanno acquisito un colore marrone vengono adoperate per la lavorazione e realizzazione di orecchini, collane, lampade, cesti o borse. La materia prima deriva quindi dalla foresta: per questo la mission è quella della lotta al disboscamento illegale nell’area di Malinche preservando l’integrità del territorio. Il nome del gruppo nasce dall’unione delle parole ARTEsanías e MALInche, luogo in cui vivono e raccolgono gli aghi di pino. L’azienda si prefigge l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle donne isolate e relegate a lavori meno dignitosi.

Antica Stamperia Carpegna
Antica Stamperia Carpegna

Antica Stamperia Carpegna. È l’impresa italiana di Michele Francioni, collocata tra le Marche e l’Emilia Romagna. Da sei generazioni tramanda la decorazione artigianale dei tessuti con la tecnica degli stampi in legno e promuove lo sviluppo del territorio e la sostenibilità. Vengono realizzate stampe a ruggine, un’attività un tempo diffusissima ma ormai quasi del tutto dimenticata. Questa tecnica prevede l’utilizzo di matrici di legno incise e intagliate a mano: intinte nel colore vengono posizionate sul tessuto e battute a mano con un pesante mazzuolo.

Anche il color ruggine è realizzato in bottega, seguendo la ricetta tradizionale della famiglia: farina, aceto e ruggine di ferro. Viene infine fissato con il “ranno”, un antico metodo di lavaggio a base di acqua bollente e cenere. La Stamperia realizza tovaglie, coperte, grembiuli e copriletto; ma la tecnica viene estesa anche a prodotti più moderni: t-shirt, scarpe realizzate in canapa, fibra tessile naturale dalle doti anallergiche e termoregolatrici. I tessuti sono completamente naturali, di manifattura italiana e colori atossici senza formaldeide.