biCi siamo anche noi: quando le due ruote creano inclusione sociale

Due ruote di socializzazione, di riabilitazione, di convivialità: la bicicletta a Milano è sempre più strumento di inclusione e reinserimento sociale. Qualche esempio?

biCi siamo anche noi
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La bicicletta fa bene. Dal punto di vista della salute fisica è cosa nota. Ma la bici è anche uno strumento di socializzazione, di riabilitazione, di reinserimento sociale e, naturalmente, di lotta contro l’inquinamento urbano.

A Milano e hinterland operano alcune realtà che coniugano la riparazione delle bici con la “riparazione dell’anima”. Si tratta di ciclofficine che, oltre a gonfiare ruote, sostituire freni, aggiustare telai, insegnano il mestiere a clienti di passaggio, ma anche a persone in cerca di occupazione, che attraverso la ciclo-meccanica possono riacquistare fiducia in loro stessi se si trovano in momenti di difficoltà economica e non solo.

biCi siamo anche noi: inclusione sociale

Presso la Velostazione di Cormano-Cusano Milanino c’è la Ciclofficina Sociale: insegnando ad aggiustare e assemblare biciclette «miriamo a promuovere l’inclusione sociale e l’inserimento formativo-professionale di persone con fragilità psichica, o genericamente in condizione di disagio», spiegano Facebook.

Ma la Ciclofficina Sociale, legata all’associazione La Movida, è anche molto altro: organizza soggiorni educativo-riabilitativi in Italia e all’estero e nella sua sede offre il Bike Surfing, un bike sharing gratuito con mezzi assemblati grazie a componenti recuperati da vecchie due ruote.

Inoltre si occupa di un progetto in Tanzania che si chiama Baiskeli: la scorsa estate ha contribuito alla costruzione di una officina nel Paese africano formando apprendisti ciclo-meccanici, perché in quei luoghi la bici è un mezzo fondamentale per facilitare l’accesso a scuole e ospedali o per distribuire merci e medicine.

biCi siamo anche noi: disabilità

A San Donato, in via Giuseppe di Vittorio, dal 2017 c’è BiciclettiAMO, ciclofficina creata dall’Onlus Milanese AIAS. Lo spazio è gestito da educatori e da ragazzi con disabilità o disagio sociale. È aperto al giovedì e al sabato ed è rivolto ad adolescenti e preadolescenti del territorio. BiciclettiAMO intende anche sensibilizzare la cittadinanza verso l’uso della bicicletta in rispetto dell’ambiente.

biCi siamo anche noi: a trazione umana

La Ciclofficina Stecca di via De Castillia 6 (zona Isola), gestita dall’associazione +BC, si definisce «officina popolare, un luogo di incontro dove si progettano e si realizzano nuove forme di veicoli a trazione umana». L’associazione mette a disposizione gli attrezzi, i pezzi base e l’esperienza.

Il resto lo devono fare i “clienti”, che possono acquistare a prezzi modici altri componenti per mettere insieme la loro bicicletta, ma che possono portarsi da casa anche i loro pezzi («Non si offende nessuno», specificano sulla loro pagina web).

I ragazzi di +BC organizzano corsi in sede, ma escono volentieri anche dal loro covo, disponibili ad allestire “ciclofficine di strada”, insegnando l’arte della riparazione e assemblaggio durante raduni e feste di quartiere. A Milano e dintorni ci sono anche diversi altri spazi che sposano la stessa filosofia di quelli appena descritti. Abbiamo contato una quindicina di ciclofficine. Mica male.

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