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18. 04. 2024 22:29

Bollettino regionale, positivi a quota 74.348. Fontana: «Siamo sulla via giusta»

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A presentare i dati relativi alla diffusione del Covid-19 in Regione Lombardia è oggi direttamente il presidente Attilio Fontana, in conferenza stampa.

 

Bollettino regionale, i dati di oggi

Secondo i dati mostrati, i casi positivi sono 74.348 (+869), i decessi: 13.575 (+126), i dimessi: 49.483 (+1.012). In terapia intensiva sono ricoverate 655 persone (-25), fuori dalla stessa 7.280 (-245). I tamponi effettuati risalgono rispetto a ieri, il totale è 351.423 (+8.573),

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Quanto ai dati provincia per provincia, Milano continua ad avere numeri completamente differenti da tutte le altre realtà per quel che riguarda i contagi: 18.837 (+278)  di cui 8.016 a Milano città (+149).

Bollettino regionale, Fontana: «La via è giusta, manteniamo questi comportamenti»

«Siamo sulla via giusta, stiamo indirizzandoci verso una graduale uscita da questa situazione incredibile – ha detto Fontana commentando la situazione -. Questo lo si deve all’impegno che i nostri cittadini hanno mostrato, alla capacità di dimostrare le imposizioni date e credo che lo stesso impegno lo si debba riservare anche nella ripresa delle attività: dovremo mantenere certi stili e comportamenti fondamentali per evitare che il virus possa nuovamente diffondersi».

Il presidente regionale ha poi parlato dell’incontro avuto ieri con il premier Giuseppe Conte: «Al nostro tavolo riusciamo ad ascoltare tutte le idee e proposte avanzate dai principali stakeholders regionali – ha proseguito – . Abbiamo cercato di presentare le idee sintetizzate in un documento che ho consegnato nelle mani del presidente Conte per dimostrargli come la Lombardia sa presentare una serie di proposte per il graduale ritorno alla normalità».

Quanto alla situazione dei più piccoli, Fontana ha chiesto un’apertura maggiore al governo. «Fino a ieri c’è stata una chiusura dell’ISS rispetto alla riapertura di centri estivi e oratori. Ieri ho espresso in maniera molto preoccupata il problema per cui bisognava trovare una soluzione verso i genitori che vanno entrambi al lavoro. Il presidente Conte ha dimostrato una certa apertura, il fatto che oggi sia stata presentata una proposta concreta da parte di don Stefano Guidi vada nella direzione giusta».

Le ultime considerazioni riguardano la Fase 2, con particolare attenzione al lavoro. «Sono convinto – ha detto ancora – che ci si debba organizzare per dilazionare l’orario d’inizio di lavoro nell’arco della giornata e su sette giorni invece che su cinque. Dobbiamo fare in modo che sui mezzi pubblici ci siano poche persone e che i viaggi avvengano in assoluta sicurezza. Finché non ci sarà un vaccino bisognerà convivere con il virus, nell’assoluta sicurezza e garanzia che in nessun modo si possa aiutarne la diffusione con i nostri comportamenti»

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