Questo pomeriggio alle 17 il Consiglio dei Ministri si riunirà per decidere le nuove norme che caratterizzeranno il decreto di aprile. È tutto ancora in fase di decisione e si susseguono da alcuni giorni i dibattiti tra le diverse parti del governo.
Spostamenti. La mobilità tra le Regioni continuerà ad essere sospesa anche dopo il 7 aprile. Aveva destato scalpore invece la possibilità di effettuare viaggi turistici all’estero durante le festività pasquali. La norma resta in vigore, ma una nuova ordinanza del ministro Speranza, concordato con il premier Mario Draghi stabilisce che fino al 6 aprile «tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori dell’Ue sono obbligati a “sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad un periodo di 5 giorni di quarantena», al termine del quale sarà necessario effettuare un tampone rapido o molecolare.
Riaperture. Nel mese di aprile i colori dominanti saranno l’arancione e il rosso. Tuttavia su richiesta della Lega si sta cercando di perfezionare un meccanismo di allentamento che permetta alcune riaperture anche in zona arancione. Insomma si prospetta una zona arancione più simile ad una zona gialla. Tra le novità la possibile apertura a pranzo di bar e ristoranti. Tuttavia non sarà un meccanismo automatico, ma deciso sulla base dei dati epidemiologici.
Vaccini obbligatori. La norma più rigida riguarda l’obbligo di vaccinazione per tutto il personale delle strutture sanitarie. Chi si rifiuterà di sottoporsi al vaccino non andrà incontro al licenziamento, ma alla sospensione dello stipendio per un tempo congruo all’andamento dell’epidemia.
Scuole. Gli istituti scolastici riapriranno fino alla prima media anche in zona rossa con un numero di studenti in prensenza fino al 50%.
