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28. 03. 2024 19:32

Covid, in Lombardia le terapie intensive tornano sotto la soglia di emergenza

Buone notizie dalle terapie intensive, mentre la vaccinazione over 40 resta ancora un'incognita

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Da quando la pandemia è entrata a far parte della nostra quotidianità, il sistema ospedaliero ha dovuto lottare, e non poco, con il problema delle terapie intensive insufficienti.

Un tema che ha riguardato ovviamente anche la Lombardia, che dopo le difficoltà della prima e seconda ondata, si è comunque ritrovata, anche in questa terza fase, con i posti in rianimazione occupati al 60%, percentuale doppia rispetto il 30% fissato come soglia d’emergenza.

Terapie intensive sotto il 30% di occupazione

Con il miglioramento del saldo tra dimessi e ricoverati della giornata di ieri, le terapie intensive lombarde sono scese a 417 posti occupati su un totale di 1.416 letti. Calcolatrice alla mano significa che il tasso di occupazione è sceso al 29,4%.

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Insomma significa che sono sempre meno le persone ad essere intubate, anche perchè ormai la popolazione più anziana è quasi totalmente immunizzata.

Vaccini over 40: ancora nulla di certo

Continua a tener banco l’inizio della campagna vaccinale per gli over 40. Il generale Figliuolo ha dato il via libera da lunedì alle prenotazioni per coloro nati fino al 1981. Tuttavia in non hanno ancora definito una data di partenza perché non sono presenti sufficienti forniture.

terapie intensive
La partenza della vaccinazione over 40 è ancora un’incognita in Lombardia

La mossa di Figliuolo è stata decisa per aumentare la platea di vaccinati in quelle regioni in cui i 50 e 60enni sono restii a farsi vaccinare con AstraZeneca. In Lombardia, come ribadito da Letizia Moratti, la percentuale dei cittadini che rifiutano il vaccino di Oxford è invece sotto l’1%.

«Noi vogliamo fare le cose sempre con coerenza – ha dichiarato ieri il presidente Fontana -. Non vogliamo fare sparate che non hanno molto significato. Abbiamo le nostre agende che sono state riempite dai 50-60enni che hanno aderito e sono molto orgoglioso di questo. Fino al 20 maggio abbiamo la programmazione delle dosi che ci verranno consegnate. Dopo il 20 sapremo se arriveranno ulteriori dosi. Credo che quella sia la data nella quale possiamo prevedere un eventuale allargamento».

 

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