Domenica a piedi, ma non per tutti: tutte le (troppe) deroghe

A poco più di quattro anni, Milano tornerà domenica a vivere una giornata a piedi. O quasi.

domeniche a piedi
domenica a piedi

L’annunciato blocco della circolazione sarà un po’ “azzoppato” nell’orario, nelle modalità e in un mare di deroghe previste nell’ordinanza del sindaco Giuseppe Sala.

 

 

Lo stop di tutti i veicoli (comprese anche le moto) sarà in vigore dalle 10.00 alle 18.00 su tutto il territorio del Comune di Milano. Per consentire a chi arriva da fuori città di lasciare il mezzo privato e servirsi del trasporto pubblico locale, che sarà potenziato, sono esclusi dal divieto di circolazione i parcheggi di interscambio posti in corrispondenza delle stazioni periferiche dei mezzi pubblici (Cascina Gobba, Forlanini, San Donato 1 e 2, Bisceglie, Lampugnano, Molino Dorino e San Leonardo, Famagosta, e anche il tratto stradale di via Ripamonti tra il Comune di Opera e via Gagini in corrispondenza del capolinea tranviario, e il tratto stradale compreso tra le Cascine Guascona e Guasconcina ed il capolinea della linea automobilistica del trasporto pubblico locale in via Jemolo).

Deroga San Siro

Per facilitare l’accesso alle aree di sosta presso lo stadio Meazza, dove nel pomeriggio si giocherà Milan-Hellas Verona, a partire dalle 12.00, saranno esclusi dal blocco i seguenti tratti stradali: via Sant’Elia – nel tratto compreso tra le vie Natta e Diomede; via Diomede – nel tratto compreso tra le vie Sant’Elia e Caprilli; via Natta; via Montale – nel tratto compreso tra le vie Natta e Ippodromo; via Patroclo – nel tratto compreso tra le vie Ippodromo e Achille; via Achille; viale Caprilli; piazzale dello Sport; via degli Aldobrandini; via Palatino; via Rospigliosi; piazza Axum; via Harar; via Tesio; via Novara – nel tratto compreso tra l’innesto alla tangenziale Ovest e via Harar.

I controlli

Per garantire il rispetto dell’ordinanza, saranno circa 70 per turno le pattuglie della Polizia locale operative sul territorio, sia in postazioni fisse sia in movimento. Sarà potenziato il personale in servizio alla centrale operativa.

Altre deroghe

Potranno circolare tutti i mezzi elettrici e ibridi, nonché i mezzi delle forze dell’ordine, i veicoli di soccorso, i taxi, le auto dei portatori di handicap e quelle dei loro accompagnatori, i mezzi delle società di car sharing, i giornalisti, i medici, gli ambulanti, ma anche i partecipanti a battesimi e matrimoni (basterà esibire l’invito per evitare la multa).


La pioggia c’è, ma di critiche

Il sindaco Giuseppe Sala ha assicurato che il blocco del traffico «non è una misura ideologica, ma una misura che parte dalle analisi sull’inquinamento». E ancora: «Io conosco due regole: la prima è quella che tutti devono fare la loro parte e io con questo voglio chiamare i milanesi a capire che il tema è un tema per cui tutti noi dobbiamo fare la nostra parte. La seconda è che su un tema così complesso non c’è una misura risolutiva. Un pezzo alla volta, ma non ci fermeremo e andremo avanti».

Critiche arrivano dall’opposizione. «Poco importa che molti milanesi abbiano un veicolo non inquinante: la propaganda verde ha le sue regole e Sala si sottomette di buon grado, tanto i disagi li scontano i cittadini – commenta Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera e consigliere comunale a Milano -. Tutti sanno che bloccare il traffico domenica prossima non servirà a nulla, ma è il prezzo da pagare alla sinistra ambientalista».

Da Palazzo Lombardia l’assessore regionale all’Ambiente, Raffaele Cattaneo, boccia la misura: «E’ un esempio di demagogia in salsa green o in salsa verde, non quella buona per i bolliti ma quella cattiva e ideologica che serve a dire “abbiamo fatto qualcosa” pur sapendo che l’effetto di un provvedimento del genere sull’aria sarà sostanzialmente inutile e questo il sindaco Sala lo sa bene». Anche il collega Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano, se la prende con Palazzo Marino: «Con lo smog il Comune fa cassa. A testimonianza il bilancio 2020 preventiva di incassare da Area C 34 milioni di euro, 4 milioni in più rispetto al 2019. A questo aggiungiamoci poi le contravvenzioni».

«Lo ribadiamo: lo smog va combattuto a 360 gradi, con interventi strutturali che incidano su settori fondamentali come il riscaldamento degli edifici. Non serve accanirsi contro gli automobilisti – sottolinea il presidente di Automobile Club Milano, Geronimo La Russa -: lo dimostrano i valori dell’aria di questi giorni. Ed è assurdo accanirsi contro i cittadini che di tasca propria hanno contribuito al miglioramento della qualità ambientale acquistando veicoli di nuova generazione che inquinano pochissimo»

domenica a piedi ma non per tutti
domenica a piedi ma non per tutti