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29. 03. 2024 16:54

Domenica la Festa della Mamma più atipica di sempre: vogliamo raccontarvela così

Più forti di tutto. Hanno una forza incredibile, insuperabile. Le mamme, in questo, sono regine: fanno conciliare le loro molteplici identità, resistono a tutto e riescono a non pesare su chi sta loro attorno.

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Domenica la Festa della Mamma più atipica di sempre: vogliamo raccontarvela così
Domenica la Festa della Mamma più atipica di sempre: vogliamo raccontarvela così

Per chi potrà, per chi non potrà ancora. Domenica sarà una Festa della Mamma che atipica è dir poco. Voglia di abbracci, di sorrisi, a volte anche di rimproveri in un vortice di noia e piattume – come quello che stiamo vivendo – che chiunque cerca di superare con tutte le proprie forze. Le mamme, in questo, sono regine: fanno conciliare le loro molteplici identità, resistono a tutto e riescono a non pesare su chi sta loro attorno. Le mamme hanno una forza incredibile, insuperabile. Quando le mamme non ci sono, tutto si perde. Perché, quando ci sono, riescono a reagire e a superare tutto: la stanchezza e la depressione, la routine e il respiro che manca.

 

 

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Domenica la Festa della Mamma più atipica di sempre: vogliamo raccontarvela così

Certo, cercano aiuto anche loro. Ma lo fanno in silenzio, senza farlo pesare, perché diventando genitrici hanno scoperto l’elisir di lunga vita: i figli. Quell’elisir che, sì, allunga la vita tanto quanto la invecchia precocemente. Perché anche le mamme non sono bioniche, non sono robot, non sono computer. E allora una carezza, un sorriso, un gesto di condivisione non solo da ma anche a loro può cambiare il senso di un momento, di un’ora, di una giornata. Di una vita. Auguri alle mamme, tutte. Perché solo loro sanno cosa vuol dire essere altruisti, nell’accezione più pura di questo modo di essere.

La mamma si fa social: «Unite per il futuro dei nostri figli. La nostra proposta»

di Katia Del Savio

Prima dell’emergenza coronavirus non si conoscevano. Dal vivo non si sono mai viste e svolgono professioni diverse, ma le milanesi Elena Croci, Francesca Macciò, Valentina Bellopede e la monzese Francesca Fiore hanno cominciato a scambiarsi idee su un portale dedicato alle mamme. Lì hanno capito di avere gli stessi problemi in comune. Tutte si sono trovate a lavorare in smart working dovendo contemporaneamente accudire i figli rimasti a casa da scuola: una condizione molto difficile da gestire, specialmente con bambini piccoli. Così le quattro neo amiche hanno aperto il gruppo Facebook La Lombardia riparte dai bambini.

La Lombardia riparte dai bambini
La Lombardia riparte dai bambini

Le idee. Lo scopo è scrivere una lettera da inviare al Governo divisa in quattro punti: riapertura di asili e scuole in sicurezza a settembre; gestione spazi gioco all’aperto già nella Fase 2; supporto ai genitori per conciliare lavoro e bambini a casa; aiuto economico a nidi e scuole materne per evitare che chiudano. Le stesse esigenze accomunano diversi genitori, così in pochi giorni le iscrizioni al gruppo sono arrivate a più di 3mila.

Dimenticati. «Visto che il Governo ci ha dimenticati, abbiamo pensato di scrivere una proposta per far ripartire le famiglie dopo il lockdown – spiega Francesca Fiore, impiegata in una ditta che si occupa di sviluppare tecnologie per lo smart working e mamma di una bambina di 3 anni e di uno di 10 mesi –. L’aiuto ai genitori potrebbe essere di natura economica, ma servirebbe anche il prolungamento dei congedi parentali fino a che le scuole non riapriranno».

Quattro punti. Ogni promotrice si dedica a uno dei quattro punti della lettera: «Ne proponiamo uno alla volta ai nostri iscritti. Aspettiamo che gli utenti ne discutano, che aggiungano idee, per poi elaborare un unico documento da presentare alle istituzioni. Prima vogliamo rivolgerci alla Regione Lombardia: la presidente del Consiglio delle Pari Opportunità Letizia Caccavale è disponibile a farci da tramite con l’assessorato all’Istruzione. Da lì speriamo che la nostra lettera arrivi fino al Governo».

Le istituzioni. Le quattro “socie”, intanto, stanno cercando di diffondere capillarmente le loro richieste anche alle singole province lombarde e ai comuni, attraverso altri genitori che fungono da portavoce territoriali. «A breve partirà anche una lettera diretta al sindaco Giuseppe Sala. In qualche modo ci dovranno ascoltare», conclude la. Intanto su La Lombardia riparte dai bambini ogni giorno arrivano spunti, idee e articoli stimolanti. Anche a livello nazionale si stanno moltiplicando gli appelli e le petizioni di genitori allarmati per la situazione.

EduChiAmo. Il comitato EduChiAmo, partito dai nidi e dalle materne milanesi e ora attivo in tutta Italia, sta proponendo il questionario Re-State, sulle esigenze degli adulti e sui disagi emotivi che i bambini stanno provando in questi mesi. Fino ad ora sono arrivate 75mila risposte e i risultati saranno presentati al ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.

Intanto le Azalee AIRC si comprano su Amazon

In occasione della Festa della Mamma ritorna l’appuntamento con l’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC. Quest’anno, per la prima volta dal lancio dell’iniziativa nel 1984, le azalee, il fiore simbolo della più nota e longeva raccolta fondi di piazza per la ricerca sui tumori delle donne, non coloreranno le 3.700 piazze, ma sono già disponibili esclusivamente online su Amazon.it, a fronte di una donazione di 15 euro.

Una scelta doverosa per tutelare la salute di volontari e sostenitori della Fondazione dai rischi dell’emergenza Covid-19, possibile grazie al coinvolgimento di Amazon che ha raccolto il testimone dalle mani dei 20mila volontari AIRC per portare l’Azalea della Ricerca direttamente a casa.

 

Azalee AIRC
Azalee AIRC

La lettura del nostro articolo dedicato alla Festa della Mamma continua con l’intervista a Mickol Lopez la PR Mum in attesa del terzo figlio.

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