Addio a Carla Fracci. Oggi l’intera Milano si è stretta intorno a lei nella basilica di San Marco. Tantissime le persone fuori dal sagrato della chiesa. Il carro funebre ornato da corone di fiori bianchi, come il suo colore preferito, è stato accolto da un lungo applauso. Mentre il feretro passava in tanti l’hanno voluta salutare con un semplice «Grazie Carla».
L’ultimo saluto a Carla Fracci: tanti volti noti
In tanti, tra cariche istituzionali e rappresentanti del mondo della danza, hanno voluto essere presenti alle esequie. La basilica era piena, sempre nel rispetto delle norme di distanziamento. Tra i banchi della chiesa il sindaco Beppe Sala, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, il sovrintendente della Scala Dominique Meyer, il ballerino Roberto Bolle e tanti altri.
Lì in prima fila visibilmente commosso il marito di Carla Fracci, Beppe Meneghetti. «Il mondo della danza è splendido, il più bello. La cosa splendida dell’abbraccio di Milano è che a salutarla sono venute le periferie», ha sottolineato durante il funerale.
«L’affetto e la riconoscenza di tutti noi testimoniano cosa sia stata Carla Fracci – ha raccontato durante l’omelia Don Zappa -. Chi ha lavorato con lei ed è stato colpito dalla sua grazia, leggerezza e dal coraggio che l’ha accompagnata fino alla fine testimoni al Signore il bene che ha ricevuto da “Carlina”, il ricordo dei messaggi gentili della sua lingua universale». E proprio universale è la stima e l’affetto nei confronti della regina della danza, che partendo dal dopolavoro ferroviario in cui la portava il padre tramviere e riuscita ad incantare dal palco tutto il mondo.