La Lombardia si sveglia in zona gialla, ma le polemiche non si placano. Da un lato le immagini viste ieri della folla sui Navigli, e dall’altro il continuo stuzzicarsi tra il sindaco Sala e il governatore Fontana.
Scontro. A lanciare i “primi sospetti” era stato proprio il primo cittadino che nella giornata di ieri a margine della celebrazione al Memoriale della Shoah aveva parlato di un ingresso positivo in zona gialla, ma anche della «necessità di dati certi».
In serata è arrivata la replica del presidente lombardo con un lungo post in cui prendeva di mira il sistema a “colori” con cui si regolano le settimane degli italiani.
«In attesa che il Tar del Lazio si pronunci sul tardivo passaggio della Lombardia in zona arancione – ha scritto Fontana – e confermi, come ne sono certo, le nostre ragioni, rilancio al sindaco di Milano, Beppe Sala – che oggi in termini generali si lamenta per l’incertezza dei dati – la proposta che intendo condividere con le Regioni. Una proposta che, mi auguro, trovi anche l’adesione dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, a partire dai sindaci delle grandi città. Proponiamo insieme, in tempi rapidi, di modificare le attuali determinazioni in capo a Dpcm che confermo essere astrusi e incomprensibili. Lavoriamo insieme per fare in modo che, attraverso regole certe e controlli efficaci, venga superato questo sistema delle zone “a colori” che ogni settimana produce chiusure insensate e incomprensibili per la stragrande maggioranza dei cittadini e aperture sempre soggette a revisioni successive. Abbiamo bisogno di un sistema più stabile che sia chiaro sui comportamenti consentiti, con regole certe che consentano a cittadini e attività di programmare la propria vita in sicurezza. Sindaco Sala, se ci sei batti un colpo! E dichiara pubblicamente che sosterrai la proposta che la Lombardia intende sottoporre a quello che sarà il nuovo Governo».
La città. Con l’ingresso in zona gialla i sorvegliati speciali a Milano saranno i trasporti. Si continuerà con il piano di scaglionamenti provato già settimana scorsa. A differenza di allora, quando ancora non tutti gli istituti scolastici avevano riaperto, questa mattina tutte le scuole forniranno lezioni in presenza al 50%. L’obiettivo è arrivare gradualmente nei prossimi giorni al 75%.
«Siamo pronti ad arrivare al 75% di studenti in presenza», fa sapere Atm. I bus navetta dedicati alle scuole sono arrivati a 100 e in campo ci sono oltre 400 persone pronte a indirizzare gli studenti nei principali nodi di interscambio e alle principali fermate di superficie, indicando loro la possibilità di un bus dedicato a portarli in istituto.
Nel frattempo stasera alle 18 ci sarà un tavolo in Prefettura per valutare possibili criticità ed attuare validi correttivi nel caso ce ne fosse bisogno.