Al centro dell’edizione dell’Ambrogino d’Oro di questo anno non poteva che esserci chi si è speso durante l’emergenza Covid. Perciò nelle prime candidature per le civiche benemerenze troviamo volti noti e meno noti di coloro che si sono dedicati alla solidarietà in questo anomalo 2020.
I candidati. Sala pensava a persone «comuni e sconosciute», ma tra i primi papabili c’è la coppia dei “Ferragnez“, ovvero l’influencer Chiara Ferragni ed il rapper Fedez, i quali durante i mesi più bui della pandemia hanno raccolta circa 3 milioni di euro donati poi all’ospedale San Raffaele. A proporli è stato il consigliere Alessandro De Chirico.
Tra i candidati spunta anche il direttore di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco Massimo Galli e il primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione generale del San Raffaele, Alberto Zangrillo.
I consiglieri del Pd Elena Buscemi e Aldo Ugliano hanno invece preferito candidare quella gente comune auspicata dal primo cittadino: i lavoratori dell’Amsa. «Se Milano è cambiata è anche grazie al livello di decoro che garantiscono quei lavoratori e a quelle lavoratrici, che nei giorni difficili del Covid hanno dato moltissimo, senza riconoscimenti ufficiali», hanno affermato i due consiglieri.
Tra i protagonisti dell’emergenza, invece il consigliere Gianluca Comazzi vorrebbe premiare il Politecnico di Milano per aver messo a disposizione il suo patrimonio tecnologico a favore delle strutture ospedaliere.
Presenti anche candidature “outsider” che poco o nulla hanno a che fare con l’emergenza sanitaria, come quella di Vittorio Brumotti per i suoi servizi giornalistici contro lo spaccio di droga a Milano.
L’appuntamento per la premiazione è il prossimo 7 dicembre, nel giorno di Sant’Ambrogio, al Teatro Dal Verme.
