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25. 04. 2024 20:59

Milano, l’autunno è sempre più caldo: sabato con un record di manifestazioni di piazza

Partite Iva e antagonisti in piazza: il racconto delle proteste

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A Milano la protesta continua, e alza sempre di più la voce. Dopo gli ambulanti e i ristoratori, oggi è il turno dei lavoratori autonomi e delle partite IVA, nonché dell’associazione Cantiere Milano che ha organizzato un flash mob proprio davanti a Piazza Affari, per contestare la diversità di trattamento tra i comuni lavoratori e la classe finanziaria e le multinazionali.

La piazza accende il weekend

Hanno cominciato i lavoratori autonomi, alle 14.30 davanti al Palazzo Lombardia per invocare il diritto di lavorare e di ricevere sussidi. Una manifestazione pacifica, dove forse più delle parole sono i simboli a colpire di più: oltre al prevedibile striscione “Fontana dimettiti” esposto sotto la sede della Regione, iconica la sagoma “da scena del crimine” realizzata per terra con degli abiti e del nastro.

manifestazione partite iva milano

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«Siamo condannati a morte» affermano i manifestanti e i cartelli tra le loro mani. «Se uno di noi si ammala di Covid, è costretto a chiudere la serranda in attesa di un tampone che non arriva mai. Ci devono aiutare». Tra i lavoratori autonomi, anche i celebri attori comici Claudio Batta e Stefano Chiodaroli: «Il nostro è un lavoro, non è solo uno svago: noi viviamo con gli spettacoli. Abbiamo la partita IVA e paghiamo le tasse. Le istituzioni dicono che la nostra attività non è un priorità, ma lo è. Oltre a dare da mangiare a noi, la poesia e il sorriso che noi attori trasmettiamo sono fondamentali, soprattutto in questo momento di reclusione: la cultura è il secondo cibo di cui la gente ha bisogno».

Gli antagonisti contro la crisi

A Piazza Affari poi Cantiere Milano, Centro Sociale che si batte per la tutela della scuola, del reddito e della sanità. Così come avvenuto mercoledì scorso in Piazza Duomo ad opera dei ristoratori, una distesa di piatti vuoti appoggiati per terra davanti ad uno striscione dal messaggio chiaro e inequivocabile: «Dateci il denaro».

centro sociale cantiere milano

I responsabili del flash mob chiedono al Governo il diritto ad un reddito universale e incondizionato in quanto esseri umani: «Il denaro deve essere ridistribuito, non è possibile che da quando il Covid si è diffuso nel mondo, noi poveri lavoratori abbiamo perso tutto e invece multinazionali e banche hanno triplicato il loro fatturato. È vergognoso che per curarci dobbiamo ricorrere alla sanità privata. Questi piatti vuoti qui a terra vogliono dire proprio questo: non ci sono più i soldi neanche per mangiare».

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