Scopriamo “Milano da Scrocco”: il “consumo gratuito” si fa arte

milano da scrocco
milano da scrocco

È un po’ una sfida, un po’ una provocazione, ma soprattutto una guida per far conoscere un’altra faccia di Milano. Si chiama Milano da Scrocco ed è il progetto lanciato da tre studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera: Yunes Calore, Alessio Ferrantino e Giada Lanzotti.

 

L’idea è ispirata al fenomeno della Milano da Bere degli anni Ottanta, ma proposto in una nuova chiave: «Un azzardo alla grande Milano – sottolineano gli autori del progetto –. La Milano attuale è invece quella dove si possono trovare numerosissime situazioni alle quali partecipare gratuitamente». Milano da Scrocco nasce come laboratorio universitario in cui era stato richiesto ai ragazzi di realizzare una mappatura insolita di Milano.

Da lì i tre studenti hanno pensato di promuovere quello che c’è di nuovo in città. Il piano si è poi ampliato andando oltre ai banchi dell’università ed è approdato sul sito online e sui social dove si possono trovare, ogni giorno, eventi gratuiti di diverso genere. Inaugurazioni di locali, vernissage di mostre d’arte, spettacoli teatrali e cinematografici, musei, distribuzioni pubblicitarie di nuovi prodotti, eventi culturali e molti consigli degli stessi creatori.

I temi centrali, ça va sans dire, sono la novità e il gratuito: i seguaci della pagina sono sempre pronti a scoprire e provare tutto quello che c’è di nuovo a Milano. «In questo modo offriamo anche un’opportunità di pubblicità differente per i locali e le nuove iniziative culturali in zona, perché ci presentiamo come punto di riferimento per questo genere di attività».

Si tratta, insomma, di una guida per far conoscere al maggior numero possibile di milanesi le nuove aperture e i nuovi prodotti, per far parlare di tutte quelle attività nascenti che molte volte rischiano di essere surclassate dai grandi brand. Nel giro di un anno, il progetto si è ampliato notevolmente ed arricchito con le esperienze degli utenti. I follower sono oltre 49mila su Instagram e 12mila su Facebook: «La strada fatta è stata tanta e ora alcuni eventi vengono segnalati sul nostro sito dai locali stessi oppure dai fan che ogni giorno visitano la pagina».

Milano da Scrocco ha una particolarità che li distingue dalla maggior parte di realtà simili: il modus operandi, infatti, è quello di instaurare un legame con le persone, di realizzare una comunicazione alla pari. Partecipando agli eventi e postando sulla pagina le foto scattate dai fan, con i quali ci si confronta quotidianamente, i tre creatori vogliono spiegarci una volta per tutte che «chiunque può diventare un influencer».

CONTATTI 

Facebook: MilanodaScrocco

Instagram: milanodascrocco

Web: milanodascrocco.com

ALESSIO FERRANTINO

Fare rete con lo scrocco

Da sinistra Yunes Calore, Giada Lanzotti e Alessio Ferrantino
Da sinistra Yunes Calore, Giada Lanzotti e Alessio Ferrantino

«Grazie alle loro segnalazioni, abbiamo riscoperto (e scoperto) nuove zone di Milano che non avevamo mai visitato prima. Abbiamo iniziato a girare la città». Questa è soltanto una delle considerazioni condivise dai follower di Milano da Scrocco, entusiasti del progetto ideato da Yunes Calore, Alessio Ferrantino e Giada Lanzotti. Tre giovani studenti (tutti tra i 21 e i 23 anni) iscritti all’Accademia di Belle Arti di Brera, che da un progetto universitario hanno creato, praticamente, una professione. E uno stile di vita.

Alessio, com’è nata l’idea di Milano da Scrocco?
«Il progetto è nato circa un anno e mezzo fa. Io, Giada e Yunes ci siamo conosciuti all’Accademia di Brera, durante un corso universitario. La nostra professoressa ci ha assegnato un compito per un esame: avremmo dovuto creare una mappatura di Milano. Lavorandoci, abbiamo scoperto che la città offre una quantità immensa di eventi gratuiti. Vernissage, mostre, buffet, inaugurazioni, ingressi al cinema o a teatro, aperture straordinarie. Li abbiamo segnati tutti e inseriti a sistema».

Come si è evoluto, poi, il progetto?
«Dopo aver fatto mente locale di tutte le possibilità che Milano offre, abbiamo pensato di pubblicarle sul nostro sito e sui social. Inizialmente era quasi tutto legato al drinking e alle alternative per i fuori sede, ma da quando abbiamo iniziato ad ottenere un certo riscontro i nostri utenti sono diventati sempre più eterogenei. Non solo gli studenti, ma anche le mamme, le famiglie ci contattano per avere ogni tipo di informazione».

Qual è l’obiettivo?
«Ciò che suggeriamo è uno scrocco ludico, che ha lo scopo di evidenziare gli eventi meneghini. Oltre a quelli proposti dal Comune, anche le iniziative dei privati, dei locali. Non sempre gli eventi vengono valorizzati: noi cerchiamo di farlo e dare visibilità».

Cosa vuol dire, per voi, scroccare?
«Ci piace parlare di uno “scrocco condiviso”: capita che le persone – gli Scroccosauri, come definiscono i loro follower, ndr – si conoscano grazie agli eventi che suggeriamo e che da lì creino gruppi e facciano rete. L’idea è dare un senso di collettività. La parola “scrocco” si allontana, dunque, dall’accezione negativa e assume una connotazione sociale».

Dietro a questa parola, insomma, c’è un mondo…
«Esatto. La parola “scrocco” vuole essere una provocazione: Milano è la città con il Pil più alto d’Italia, dove dominano il lusso e le banche. Noi cerchiamo di guardarla con occhi diversi e fare in modo che possa attrarre anche altri target. Fuori sede, turisti… Lo scrocco per noi è universale, educativo. E porta alla luce nuove realtà di Milano, città sempre in trasformazione».

Progetti futuri?
«Se per ora segnaliamo principalmente eventi gratuiti, più avanti vorremmo aprire una sezione sul nostro sito dedicata al “quasi scrocco”, con iniziative a bassissimo costo. È un format che vorremmo lanciare più avanti. Ma le idee sono tante. Da un piccolo progetto universitario, siamo cresciuti tantissimo. E ne abbiamo fatto praticamente un lavoro».

10 REGOLE PER SCROCCOSAURI

1

Prima regola di Milano da Scrocco: non parlare mai di Milano da Scrocco. Ovviamente, sul luogo del delitto. Molte volte capita di incontrare amici e fare nuove conoscenze proprio grazie alla pagina ed è naturale pronunciare il nome “Milano da Scrocco”. Ma attenzione: non ditelo a voce troppo alta, che vi sentiamo!

2

Fare dello Scrocco un credo. Inutile spiegare altro: essere Scroccosauri può diventare una vera e propria religione. Anzi, forse anche una dipendenza.

3

Combattere le leggi della fisica. Per far sì che il tuo piattino diventi l’architettura più studiata del buffet. In alcuni eventi c’è un unico protagonista: il buffet, completamente gratuito. E, giustamente, essendo il protagonista è sempre circondato da molta gente. Qui se hai studiato ingegneria sei avvantaggiato, ma una speranza c’è per tutti.

4

Adattamento. Com’è che si dice? Non è importante la meta, ma il percorso che fai per raggiungerla. I dinosauri si sono estinti, gli Scroccosauri si evolvono. Non importa se sei comodo o scomodo, in piedi o seduto, da solo o in mezzo alla folla: lo scrocco è anche fatica, ma la meta è fantastica.

5

Mettere da parte la timidezza ed essere disinvolti. È una strategia che conosciamo bene. Essere timidi davanti a un gadget o un finger food quando ci viene offerto, però, non è la tattica giusta. Sapete perché? Non è credibile!

6

Essere sempre puntuali. Super consigliato! Poi non lamentarti se arrivi alle 20.00 che sono rimasti solo i grissini e anche la musica è stata spenta: l’evento è iniziato alle 18.00.

7

Non è una competizione: rispetta gli altri. Rispetto, sempre. Non sarà spingendo e urlando che passerai una bella serata. Semplicemente, goditela! Una bella atmosfera serena in un evento rende il tutto molto più piacevole e non ne ostacola l’organizzazione.

8

«Lo scrocco è come una scatola di cioccolatini, non sai mai cosa ti capita». Anche Forrest Gump lo sapeva bene: come sarà l’evento di stasera? Nessuno può saperlo. È anche questo il bello: un salto nel vuoto provando l’ebrezza dell’avventura.

9

Accettare le sconfitte. Come dicevamo, molte volte essere Scroccosauri è sofferenza. Gli eventi sono vari e infiniti possono essere i modi in cui sono organizzati. Non sempre potrai uscire soddisfatto.

10

Ringraziare, sempre. Il regalo che hai ricevuto e l’evento a cui hai appena partecipato sono stati belli? Fallo sapere al personale. Organizzare un’attività richiede sempre molto impegno e tempo, è il minimo che tu possa fare. E poi gli eventi servono anche a questo: scoprire luoghi e realtà nuove. Se sarai rimasto soddisfatto, ti consigliamo di tornare sul luogo del delitto, ma questa volta pagando. Ne resterai davvero sorpreso.

GEO-SCROCCO

Le stazioni

Sono luoghi di passaggio e accessibili a tutti, dove poter trovare gadget o prodotti omaggio. Cadorna, Garibaldi e Centrale sono le migliori.

Davanti alle università

Dai gadget alle inaugurazioni. Le aziende e i ristoranti puntano molto sugli studenti. Le migliori: Politecnico, Cattolica e Statale.

Porta Nuova e Porta Lodovica

Sono ricche di locali che inaugurano, sono in posizioni strategiche e ben collegate.


www.mitomorrow.it