È uno spettacolo visto e rivisto, ma che periodicamente torna in scena. Il palco è sempre lo stesso: i luoghi della movida intorno ai Navigli. Tra sabato e domenica i viali lungo la Darsena sono stati il teatro di alcuni maxi risse.
Le violenze. Gli scontri tra i ragazzi della movida sono scoppiati nella notte in più punti. Come sempre alla base alcuni futili motivi. Il resoconto sembra quello di un bollettino di guerra.
Mezzanotte e 40, tre feriti sul muretto della Darsena. Una e 20, un ferito all’inizio del Naviglio Pavese. Due minuti dopo, due feriti in via Sambuco. Alle 3.14, dopo un paio di ore di apparente calma, un altro ferito in viale D’Annunzio. Tredici minuti dopo, ancora un altro sul Naviglio. Il video qui sotto, pubblicato dal gruppo “Welcome to Favelas” mostra la follia della scorsa notte.
Il bilancio finale parla di otto persone ferite, tutti giovanissimi tra i 18 e i 22 anni. Secondo quanto ricostruito dagli agenti alcune delle vittime avrebbero raccontato di essere state accerchiate da un gruppo di giovani ed essere state attaccate per puro divertimento. Il “branco” avrebbe fatto così scattare più risse nella zona dei Navigli.
Al momento non si conosce l’identità degli aggressori, anche se uno dei testimoni li ha descritti come un gruppo di ragazzi di origini nordafricane.
Movida fuori controllo. Oltre alla violenza, va anche segnalato il venir meno delle norme anti-Covid nei luoghi della movida durante il primo fine settimana di settembre. Numerosi i giovani assembrati senza indossare la mascherina. «Non capiscono che stiamo vivendo la fase più delicata – ha sbottato l’assessore al Welfare Gallera -: capisco la voglia di ragazzi che sono stati rinchiusi per tante settimane. Capisco che sia stata un’estate anomala. Ma a maggior ragione devono capire quanto ora sia importante stare ancorati alle tre regole: distanziamento, mascherine e igienizzazione delle mani».
