Le preoccupazioni della Questura si sono rilevate fondate: ieri i militanti No Green pass per le strade di Milano erano oltre 15mila. Un numero così alto di oppositori alla certificazione verde in piazza non si era mai toccato. Il tredicesimo sabato di mobilitazione si è purtroppo di nuovo concluso con attimi di tensione e cariche da parte della polizia.
No Green Pass, c’è un elemento di novità
Mentre a Roma il movimento sembra molto influenzato dagli estremisti dell’estrema destra, a Milano c’è un elemento di novità: durante la manifefestazione di ieri la testa del corteo è stata presa da un gruppo di anarchici, alcuni già noti alle Forze dell’Ordine. Uno di questi aveva ricevuto anche un Daspo nelle scorse mobilitazioni, ma nonostante ciò è sceso di nuovo in strada per esprimere il proprio dissenso.
La situazione è diventata più calda in via della Moscova e in via Borgogna, strade in cui il corteo è arrivato senza autorizzazione ed ha cercato di avvicinarsi a punti critici come il Comando dei carabinieri, la sede del Corriere, la Prefettura, il Palazzo di Giustizia e la Camera del Lavoro. Gli agenti hanno effettuato alcune cariche di allegerimento per fermarli e negli scontri una ragazza è rimasta ferita alla testa.
Dopodichè, il corteo ha continuato a muoversi senza una logica per le strade del centro per poi sciogliersi intorno alle 22 in piazzale Loreto. Impossibile una contrattazione con i rappresentanti dei No Green Pass che hanno continuato a muoversi per l’intera giornata come “cani sciolti”. Dopo 13 sabato No Green pass ed oltre 200 denunce il livello di tensione non sembra placarsi.