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25. 04. 2024 09:30

A Milano i “nuovi poveri” sono sempre più giovani

Il racconto delle associazioni di volontariato sui nuovi poveri milanesi

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Sono sempre più le persone che si stanno rivolgendo in quest’ultimo periodo alle associazioni di volontariato a Milano. Tante famiglie italiane, sempre più giovani, sono costretti a chiedere aiuto: sono i nuovi poveri, pesante eredità della crisi economica generata dal coronavirus.

Situazione preoccupante. «Agosto vede arrivare da noi lo stesso numero di persone dei mesi precedenti – spiega all’AGI Luigi Rossi, vicepresidente  di “Pane quotidiano”, associazione milanese che distribuisce generi alimentari –  il che significa che si registra un aumento di richieste di circa il 30 per cento perché in questo mese di solito viene meno gente che nel resto dell’anno. Ci troviamo di fronte diversi italiani di “mezza età” dai 35 ai 50 anni, una situazione che certo è figlia del Covid».

Le stesse difficoltà le riscontrano anche gli operatori di “Progetto Arca” che ieri sono stati protagonisti di un’anguriata di beneficenza in Stazione Centrale. «Stiamo notando due cose – spiega Costantina Regazzo, direttrice dei servizi -. La prima è che le persone in strada hanno bisogni sanitari più alti per la difficoltà dei servizi a rimettersi in moto e, per questo, abbiamo potenziato i servizi infermieristici delle unità sul campo. La seconda è il terrore delle famiglie che ci chiamano: c’è chi ha paura di perdere il lavoro, di non riaprire a settembre, di perdere la casa perché non sta più pagando l’affitto».

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