Non solo vaccini. Il neo assessore al Welfare Letizia Moratti annuncia l’intenzione di riformare la Sanità lombarda, in particolar modo la Legge 23, attraverso la quale nel 2015 venne modificato il sistema delle Usl, riducendone il numero e accorpando le funzioni direttamente al governo centrale della Regione.
Le dichiarazioni. «In questo momento l’assoluta priorità è il tema vaccinale, ma il percorso della Legge 23 prosegue – ha dichiarato Moratti nel corso di un webinar organizzato da Anci -. Mi sono presa del tempo, in questo momento sto facendo un processo di ascolto sentendo gli stakeholder e studiando i suggerimenti che sono arrivati».
L’obbiettivo è tornare a dare importanza alle unità di medicina territoriali. «La revisione della Legge 23 è indispensabile per fare in modo che – ha aggiunto l’assessore al Welfare -, anche in Lombardia, la medicina sia più vicina alle comunità e sia organizzata e predisposta in maniera tale da fornire certi servizi nel luogo più vicino ad ognuno. Da una logica ospedalocentrica si dovrà arrivare ad una medicina del territorio. Servono modelli organizzativi che avvicinino la medicina alla comunità e in questo il ruolo dei comuni è fondamentale nell’ottica di un collegamento tra chi eroga servizi e i cittadini»