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29. 03. 2024 07:49

Il nuovo “patrono”: Sala si ricandida e il centrodestra che fa?

L’annuncio di Sala a Sant’Ambrogio ha aperto la campagna elettorale per il 2021. Ma i nodi da sciogliere sono ancora tanti

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La mossa di Sant’Ambrogio di Beppe Sala, con tanto di videomessaggio su Instagram (mezzo che ama particolarmente), ha aperto di fatto la campagna elettorale per le elezioni Comunali del 2021.

I “tentennamenti” del sindaco hanno avuto il merito di accorciare un po’ la partita rispetto ai tempi “standard”, visto che di solito annunci e ufficializzazioni avvenivano sempre tra i mesi di settembre e dicembre. Se poi aggiungiamo il fatto che il centrodestra è ancora a caccia del candidato da opporre a Sala, di certo si sono tagliate via settimane di smentite, retroscena e voci varie.

La decisione. L’unica certezza è che Sala correrà per un secondo mandato: «Ho avuto onestamente il dubbio per tanto tempo e per parecchie settimane, mesi, mi sentivo spinto dal senso del dovere ma non riuscivo a desiderare così fortemente questa cosa. Adesso lo faccio perché lo voglio fare, negli ultimi giorni mi è venuta veramente una maledetta voglia di farlo».

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«Mi candido a ottenere la vostra fiducia per guidare una nuova trasformazione di Milano – ha spiegato Sala ai cittadini nel suo video – che sarà difficile, faticosa, ma anche, e ne sono convinto, riporterà Milano ad essere una città di ispirazione per il nostro Paese per l’Europa e per il mondo. Sono pronto, a voi decidere».

palazzo marino

La coalizione. A sostenerlo nella corsa alle elezioni comunali del 2021 Sala vedrebbe ancora una volta una coalizione ampia di centrosinistra, come quella che lo sostiene oggi. «Più ancora di cinque anni fa le coalizioni si fanno sui programmi, quindi sto lavorando da tempo per pensare al futuro di Milano», ha detto.

E un eventuale appoggio per questa corsa è arrivato anche da Carlo Calenda, leader di Azione, che ha parlato della ricandidatura di Sala come di «un’ottima notizia» anche se ha avvertito che «Azione lo sosterrà convintamente se lascerà fuori dalla coalizione i populisti», quindi sembrerebbe un no a una replica dell’attuale alleanza di governo tra Pd e Movimento 5 stelle.

Verso il 2026. Su tutto il quinquennio saranno due i temi che andranno a braccetto: la ripartenza (in ogni senso) post-Covid e la costruzione delle Olimpiadi del 2026 con Cortina. Proprio il traguardo olimpico rappresenta la sfida più stimolante e la prospettiva più concreta per far nuovamente decollare la città. Nel mezzo, Sala ha già confermato di voler proseguire nella sua “rivoluzione ambientale”, con buona pace degli oppositori di piste ciclabili e monopattini.

L’avversario. Sul nome dello sfidante che il centrodestra opporrà a Sala non c’è alcuna chiarezza. Si era parlato con insistenza di Paolo Veronesi, ma senza una reale convinzione. C’è stato qualche sondaggio su Paolo Del Debbio, già assessore nel primo mandato di Gabriele Albertini, ma agli amici sta confidando a più riprese che di candidarsi sindaco di Milano non ci penserà «nemmeno da morto». La sensazione è che non sarà un politico. E se la scelta dovesse davvero ricadere su un personaggio con la tessera di partito in mano, sarà probabilmente un ripiego.

Punti di vista. Gli ex sindaci di Milano Gabriele Albertini e Paolo Pillitteri esprimono in esclusiva il loro punto di vista sulle prossime comunali a Mi-Tomorrow. Per leggere le interviste cliccate sui loro nomi qui sopra.

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