La riunione della Cabina di Regia ha portato di fatto ad un buco nell’acqua. Le tanto attese nuove misure che dovrebbero integrare il primo Dpcm del governo Draghi non sono arrivate. Con molta probabilità verranno decise nel Consiglio dei ministri in programma domani. Dall’incontro dipenderà anche il futuro della Lombardia. Infatti se dovesse venire approvata la norma del passaggio automatico in zona rossa con 250 casi ogni 100mila abitanti, la Regione finirebbe immediatamente nella fascia più restrittiva.
Le nuove misure. Al di là della misura appena citato sono in corso di valutazione anche altri provvedimenti. Sembra definitivamente scongiurata l’ipotesi di un lockdown nazionale di tre settimane, ma con ogni probabilità scatteranno i weekend “rossi” sul modello di quelli già visti durante le vacanze natalizie.
Tra i provvedimenti al vaglio anche l’introduzione di zone rosse mirate stile Codogno ed un rafforzamento delle restrizioni anche nelle zone gialle e arancioni. Nelle zone rosse, in particolare, verranno aumentati i controlli per limitare la circolazione delle persone e riattivare le strategie di contact tracing.
Le carte in gioco potrebbero essere rimescolate e anche alcune indicazioni dell’ultimo Dpcm potrebbero saltare. A farne nuovamente le spese potrebbero essere ancora una volta teatri e cinema con un proroga delle chiusure oltre la data fissata per le riaperture del 27 marzo. Si parla anche di un prolungamento dello stato d’emergenza fino alla fine di settembre.
Ultima novità potrebbe essere quella dello spostamento del coprifuoco alle ore 20, ipotesi che dovrebbe prevalere su quella dell’arretramento alle 19 . I nuovi provvedimenti dovrebbero entrare in vigore già dal prossimo weekend, il 13 e il 14 marzo.
