La polemica sulla metropolitana di notte apre la campagna elettorale. E quel precedente…

Dal leghista Morelli una provocazione che spariglia le carte: ad un anno dalle elezioni, torna d’attualità un tema che ha al suo attivo un precedente. Di tre lustri fa

Prolungamento notturno della metropolitana
Prolungamento notturno della metropolitana

Prolungamento notturno della metropolitana. Nel 1979 uscì nei cinema I guerrieri della notte, film ambientato in una New York futuristica che si svolgeva tutto in una notte con le metropolitane che correvano da una parte all’altra della città.

 

L’ambizione di Alessandro Morelli non è certo di avvicinare Milano alla metropoli americana, ma al resto delle capitali europee. Londra, Berlino e Barcellona. In queste e in altre città extraeuropee come New York, le metropolitane rimangono aperte fino a tarda notte facilitando la mobilità dei turisti oltrechè dei residenti.

Ma Morelli, consigliere comunale della Lega, non si è limitato agli orari: ha presentato anche un emendamento al bilancio di previsione che chiede il servizio gratuito per i giovani under 25. Metro in funzione tutta la notte, solo per il fine settimana e gratuita per i giovanissimi: su questo pacchetto si pronuncerà il Consiglio, ma è molto difficile che venga approvato sia per il carattere quasi provocatorio sia perché esistono difficoltà oggettive.

«Dibattito inquinato». In passato, più volte, è stato proposto il prolungamento notturno della metropolitana, ma Atm ha sempre spiegato è che impossibile a livello tecnico permettere di far funzionare tutte le linee senza mai farle fermare. Sono necessari continui interventi di manutenzione e controllo che vengono effettuati di notte quando le corse sono ferme.

Obiezioni che l’esponente della Lega respinge con decisione: «Per quanto riguarda le risorse, ricordo che ci sono gli oltre 40 milioni di euro ottenuti grazie all’aumento dei biglietti voluto dal Pd. Il tema delle manutenzioni non sembra insormontabile, mi risulta che di sabato non vengano effettuate».

Per Morelli il dibattito non avrà sbocchi perché inquinato a livello ideologico: «Non si vuole discutere nel merito questa proposta perché la si considera contro la giunta: io chiedo solo di giudicare se è buona o cattiva, si fanno spesso paragoni impropri con altri grandi città europee che hanno ben diversi sistemi di trasporto pubblico, adesso c’è l’occasione di avvicinarci davvero a città come Madrid o Berlino».

Verso il 2021. Quale che sia il risultato, assicura il consigliere del Carroccio, questa proposta diventerà il prossimo anno un punto fermo del programma elettorale del centrodestra. Sinora l’unica eccezione alla chiusura notturna è stata per le Notti bianche organizzate dalla giunta Albertini tra il 2004 e il 2006 che videro la rete attiva tutta la notte di sabato.

In altri casi, come per Capodanno o per eventi come la Notte bianca di San Siro, la chiusura è stata posticipata all’1.30. Per chi si vuole muovere con i mezzi pubblici esiste il servizio sostitutivo Atm effettuato con i bus. Insomma: la campagna per le Comunali 2021 sembra aver avuto ufficialmente inizio.


«Una misura indispensabile, ma prima serve sperimentare»

Secondo l’ex assessore Giovanni Bozzetti, promotore della prima Notte bianca ai tempi di Albertini, bisogna verificare la sostenibilità economica

Da qualche anno ha intrapreso l’attività manageriale abbandonando la politica milanese di cui era stato un enfant prodige. Poco più che trentenne, Giovanni Bozzetti divenne l’assessore alla Moda e Grandi Eventi nella seconda giunta Albertini facendosi promotore delle Notti bianche, le uniche occasioni in cui la metropolitana ha coperto il servizio per tutta la notta.

Quando si svolsero le Notti bianche?
«In tutto furono tre, nel 2004 e nel 2005 si svolsero nel mese di giugno. Ricordo bene anche l’ultima che si tenne il 6 marzo del 2006 in occasione della festa di primavera».

Com’erano organizzate?
«Si svolsero di sabato, avevamo organizzato circa 200 manifestazioni in tutta la città, la prima intorno alle 19.00 e le ultime all’alba: se non sbaglio si chiudeva alle 6.30 del mattino ai giardini di Palestro».

Quali problemi emersero per il prolungamento notturno della metropolitana?
«Non ci fu alcun problema sotto il profilo dell’organizzazione e neppure per la gestione dell’evento che, ricordo, coinvolse un milione di persone».

Nessun problema di ordine pubblico?
«Il Prefetto mi disse che non era stato necessario effettuare alcun intervento. Fu un’iniziativa gestita con intelligenza, la risposta della gente fu ottima, la metro venne utilizzata da una marea di persone».

La Notte bianca ha aperto la strada ad uso più estensivo della metropolitana.
«Subito dopo venne prolungato l’orario della metro per i concerti a San Siro, anche in questo caso sono stato il primo a volerli».

Atm come rispondeva a queste iniziative?
«Il rapporto con Atm era ottimo».

Come giudica la proposta di Morelli di estendere il servizio notturno nelle notti di venerdì e sabato?
«Lo dico da persona impegnata nel turismo culturale: in una logica di marketing territoriale e di flussi turistici è una misura indispensabile. Oltre a questo aspetto, ce n’è un altro anch’esso molto importante».

Quale?
«La metro funzionante di notte avrebbe una importante ricaduta sociale, basti pensare che è un mezzo più sicuro dell’auto».

Quindi via libera alla proposta Morelli?
«Con alcune puntualizzazioni. In primo luogo si possono studiare modalità per ridurre l’impatto della spesa, ad esempio si possono tenere chiuse alcune fermate che sono molto vicine tra loro. Secondo: questa iniziativa deve partire in modo sperimentale, bisogna vedere qual è la risposta».

Come si può avviare la sperimentazione?
«Nel periodo estivo, da giugno, quando ci sono eventi, concerti. Bisogna verificare la sostenibilità economica: se c’è una risposta positiva, allora si può andare avanti».

«il prolungamento notturno della metropolitana avrebbe una importante ricaduta sociale, basti pensare che è un mezzo più sicuro dell’auto»


«Proposta irrealistica, mancano le risorse»

Il capogruppo Pd in Consiglio Filippo Barberis boccia l’idea di Morelli e attacca Governo e Regione sui trasporti

«La proposta di Morelli è irrealistica. Almeno per ora», come spiega a Mi-Tomorrow il capogruppo del Partito Democratico Filippo Barberis. «Mancano le risorse», già impiegate per un potenziamento senza precedenti del servizio notturno.

Morelli chiede che la proposta venga esaminata nel merito senza pregiudizi ideologici: cosa risponde?
«Nessuno l’ha mai valutata sotto il profilo ideologico, l’unico metro di valutazione è stato il senso pratico».

Qual è la vostra posizione?
«Senza i contributi del governo i costi sono insostenibili. Lo dico ricordando che questa amministrazione ha già fatto tanto per il trasporto pubblico, lo dicono i numeri».

Approfondiamo il discorso.
«Solo per la notte nel 2010 i chilometri a vettura erano 135mila, lo scorso anno siamo passati a 900mila, ovvero oltre sette volte. Il servizio nelle ore notturne è stato potenziato e diversificato con le linee sostitutive che viaggiano tutta la notte e l’aumento delle corse nel fine settimana per fronte alla domanda accresciuta. Inoltre sottolineo l’importanza di una novità voluta da questa amministrazione».

Quale?
«La circolare dei Bastioni che opera tutta la notte».

Qual è la risposta dei milanesi a questo nuovo servizio notturno?
«Sicuramente positiva, c’è una richiesta sempre crescente da parte anche di anziani e bambini».

Il no al prolungamento notturno della metropolitana è solo un problema di costi?
«Sì, si tratta di un servizio molto costoso, non paragonabile a quello di superficie. Non possiamo sostenerlo perché dal Governo e dalla Regione non abbiamo ricevuto un centesimo».

Morelli dice che ci sarebbe il surplus derivato dall’aumento dei ticket Atm.
«Non è vero, quelle risorse servono per ridurre il deficit dei trasporti, il prezzo dei biglietti è stato ritoccato perché non riuscivamo a trovare le risorse per i trasporti: noi non abbiamo tesoretti per fare investimenti. Piuttosto approfitto per fare un invito a Morelli su questo tema».

Prego.
«Considerato che siede in Parlamento, si attivi per fare arrivare più soldi a Milano».

Risorse permettendo sareste favorevoli al servizio notturno della metro?
«Non solo siamo favorevoli, questa è una misura che va nella direzione delle politiche per la mobilità che stiamo praticando da nove anni».

«Considerato che siede in Parlamento, si attivi per fare arrivare più soldi a Milano»


Cosa succede nelle altre città?

LONDRA
5 LINEE APERTE FINO ALL’ALBA
Dal 2016 la celebre metro di Londra ha inaugurato il servizio notturno delle prime due linee della metropolitana, peraltro le più frequentate, la Central e la Victoria Line. Da allora il servizio si è allargato, nello stesso anno, ad altre tre linee che hanno iniziato ad assicurare corse ininterrotte 24 ore su 24 ogni venerdì e sabato sera. Per le altre linee vigono gli orari ordinari con apertura all’alba e chiusura la notte.

NEW YORK
QUI LA METRO NON DORME MAI
Nella città che non dorme mai è inevitabile che anche le metropolitana non vada mai a riposo. La metropolitana di New York è aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tutto l’anno: è il mezzo di trasporto più usato dai newyorkesi. Peraltro i prezzi non sono neppure alti se si considera il costo della vita delle Grande Mela: con la MetroCard una corsa singola costa 2,75 dollari, è quindi uno dei modi più economici per esplorare la città.

PARIGI
LA METRO DI NOTTE DORME
A Parigi la metro di notte va a dormire. Ecco com’è organizzato il servizio nella capitale transalpina: durante la settimana, per la maggior parte delle metro di Parigi, il primo passaggio mattutino parte alle 5.30 mentre l’ultimo parte dal capolinea all’1.15. Il venerdì e il sabato sera il servizio è prolungato di un’ora, l’ultima metro parte quindi dal capolinea alle 2.15. Stesso discorso per i mezzi di superficie, tranne un rete che garantisce il trasporto nelle ore notturne.