Primo giorno di zona arancione in Lombardia. Per oltre 12.000 negozi al dettaglio è il momento di riaprire e sembra un po’ l’ultima chance di una partita destinata alla sconfitta. Molti sono arrivati a questa data con i conti sul filo del fallimento: la riapertura e la speranza degli acquisti di Natale potrebbe risollevare le loro sorti, ma resta comunque una grande incognita sul futuro.
Speranza. Ieri lo stesso presidente Fontana aveva annunciato: «Manteniamo comportamenti prudenti per rafforzare il miglioramento dei dati e liberare gli ospedali. Noi riapriamo i negozi, voi comprate italiano, comprate lombardo. Aiutiamoci».
Tuttavia non sarà così facile rivitalizzare il commercio in città. L’annuncio del passaggio in zona arancione è arrivato solo lo scorso giovedì. Così molti commercianti non hanno avuti i tempi tecnici per riorganizzare le riaperture.
Chi invece è riuscito ad alzare le saracinesche oggi punta tutto sui colpi di coda del Black Friday proponendo sconti e offerte. Infatti, nonostante i pagamenti ai fornitori siano in ritardo, i magazzini sono al momento pieni di merce.
L’attesa è ovviamente per gli acquisti natalizi. Mancherà sicuramente un elemento importante: i turisti che da sempre fanno le fortune dei negozi della Galleria ed il Quadrilatero. Confcommercio parla di un buco da 1 miliardo e 700 milioni. Per il momento nel “salotto di Milano” non si vedono né russi né arabi, ma si sente solo l’eco dei passi dei pochi presenti.