Mai più ritardi: arriva la legge sui seggiolini salva-bebè

seggiolini salva bebe
seggiolini salva bebe

L’ultimo caso è accaduto la scorsa settimana a Catania: un bambino di due anni morto dopo esser stato inspiegabilmente dimenticato nell’auto dal padre sotto il sole cocente: tuttavia sarebbero tragedie evitabili se la norma che impone in Italia l’uso di seggiolini salva-bebè fosse operativa.

 

Da un anno tutto è fermo al palo: manca il regolamento attuativo. Già, perché sull’onda di episodi simili a quello di Catania il Parlamento aveva votato l’obbligo di usare un sistema di allarme per i piccoli che rischiano di essere dimenticati in auto. Ma l’iter, manco a dirsi, non si è ancora concluso.

Eppure il bilancio dello Stato prevede uno stanziamento di un milione di euro per il 2019 e un altro milione nel 2020 per incentivare l’acquisto di sistemi di allarme per chiunque risieda in Italia e trasporti minori fino a 4 anni. La legge voluta dall’ex Ministro dei Trasporti Toninelli sarebbe dovuta entrare in vigore lo scorso 1 luglio, ma l’iter burocratico si è arenato a causa dei ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi.

L’iter. La normativa in questione è la nu- mero 117/2018, votata in Parlamento in lettura definitiva il 25 settembre 2018, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 12 ottobre e in vigore dal 27 ottobre 2018. Cosa manca? Il testo del decreto attuativo è all’esame del Consiglio di Stato per il parere finale, fissato per dopodomani, giovedì 26 settembre.

Ma per avere la legge operativa potrebbero volerci altri 120 giorni, arrivando così al prossimo gennaio. Sul mercato, nel frattempo, c’è forte richiesta di dispositivi, ma costruttori e distributori hanno bisogno di sapere se i prodotti in commercio rispettino tutte le regole tecniche individuate dal decreto.

In Europa. L’Italia in questo senso è stata apripista in Europa. Se altri Stati vo- lessero applicare la normativa, le regole tecniche sarebbero le stesse adottate nel nostro Paese, poiché concordate a livello comunitario dopo un lungo esame al Tris, il sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche della Commissione europea.

«Avvisiamo i genitori se un bambino non si presenta»
Bilancioni (La Giocomotiva): «E’ come un salvagente in crociera, si spera sia inutile»

Margherita Abis

Giuseppe Bilancioni
Giuseppe Bilancioni

L’ultimo caso è di pochi giorni fa: quello dei bambini dimenticati in auto dai genitori è un dramma che sembra non avere fine. Ma cosa si può fare per sensibilizzare sull’argomento? Ne abbiamo parlato con Giuseppe Bilancioni, co-fondatore e pedagogista de La Giocomotiva, asilo nido milanese.

Come si sta muovendo La Giocomotiva rispetto a queste tematiche?
«Da tempo abbiamo sviluppato un programma che possa aggiornare i genitori su ciò che i bimbi fanno durante il giorno. E da quattro anni, gli sviluppatori del software ci hanno fatto un bellissimo regalo: se i genitori non ci avvisano e il bambino non si presenta entro le 9.30, viene inviata una notifica sul cellulare dei genitori».

Come funziona il sistema?
«Vengono inoltrate una serie di telefonate, finché i genitori non mandano un feedback di ricezione. Si richiama all’attenzione nei confronti del bambino. Per evitare quella “rimozione” che non si comprende da dove possa essere generata. Sebbene queste disgrazie siano rare, un caso su 100mila si può verificare».

A La Giocomotiva vi siete mai trovati in situazioni a rischio?
«Per fortuna no. La notifica non ha mai trovato genitori che si fossero dimenticati. Ma è un po’ come il salvagente sulle navi da crociera: si spera sempre sia inutile, ma deve esserci. Quello dell’alert è un servizio prezioso, che però non è sostitutivo del seggiolino anti-abbandono».

Come vede l’introduzione di questa normativa?
«È una bella idea e concordo con l’obbligatorietà del dispositivo. Oltre a rilevare eventuali dimenticanze, è giusto che il genitore venga anche messo nell’impossibilità di decidere volontaria- mente di lasciare bambino in auto, magari per pochi minuti. Il tempo di un caffè, o del prelievo al bancomat. Purtroppo capita ma, al di là del- le temperature, non è una scelta sicura».

Bisogna agire sul piano della sensibilizzazione dunque.
«Sì, l’alert è una sorta di educazione a non sottovalutare i rischi di “abbandono”, anche se solo momentaneo, di minore. Negli ultimi tempi per fortuna si sta sviluppando una maggiore cultura del pericolo e della salvaguardia dei minori, su molti fronti».

LE SOLUZIONI A MILANO E DINTORNI

DIGICOM
Tippy è il dispositivo salva bebé dell’azienda milanese Digicom. Si tratta di un piccolo cuscino da appoggiare sulla seduta del seggiolino. Connesso via Bluetooth con l’app per smartphone, invia una notifica in caso di dimenticanza. E in mancanza di una risposta, inoltra anche un sms al telefono dei genitori; contatta i numeri di emergenza e trasmette le coordinate di localizzazione dell’auto.
Viale Luigi Cadorna 95, Legnano (MI)
0331.70.26.11
digicom.it

BABYMILANO
L’azienda ha sviluppato il dispositivo anti-abbandono Remmy: si utilizza con qualsiasi seggiolino, è adatto anche ad auto Start & Stop e non prevede l’utilizzo di smartphone. Durante gli spostamenti, è programmato per segnalare i movimenti maggiormente rischiosi del bambino e la sua presenza fin dal momento in cui viene spenta la vettura.
Via Rosso di San Secondo 1, Milano
babymilano@babymilano.it
375.57.07.307

SEMIPERDO
Uno smartpad anti-abbandono universale per i seggiolini e ovetti per auto. Col- legato con l’apposita app, è pensato per evitare il rischio di dimenticanze. Viene inviata una notifica sullo smartphone e un sms di emergenza con geolocalizzazione ai numeri telefonici impostati.
Blu oberon
Via Stampa 8, Milano

Asc Service
Via Keplero 38, Settimo Milanese (Mi)§
02.33.59.13.68
shop.semiperdo.com

FOPPAPEDRETTI
Il dispositivo anti-abbandono Baby Guard di Foppapedretti segnala la presenza in automobile del bambino, è approvato per i seggioloni auto di tutte le categorie. Permette la notifica a tre di- versi contatti, fornendo anche le coordinate geografiche dell’automobile. Avvisa se il bambino viene lasciato in auto tramite un materassino dotato di sensori con rilevamento della presenza del bambino.
Via San Nicolao 3, Milano
02.86.45.06.43
foppapedretti.it

CHICCO
Si chiama Bebècare ed è il dispositivo sviluppato da Chicco insieme a Samsung, nel campo dei Car baby alert. Si tratta di un sistema con sensori integrati nel seggiolino che rileva la presenza del bambino e invia istantaneamente una notifica al cellulare del genitore, nel caso in cui si allontanasse dall’automobile senza aver fatto scendere anche il bimbo.
Corso Buenos Aires 75, Milano
02.67.10.08.53
chicco.it

QUALCHE NUMERO

Bimbo in seggiolino
Bimbo in seggiolino

87%,
la quota di decessi che riguarda bambini “dimenticati” fino a 3 anni di età

55%,
i casi di genitori convinti di aver lasciato il figlio all’asilo o da parenti

468,
i bambini morti in macchina negli Stati Uniti negli ultimi dodici anni

(Fonte: kidsandCars.org)

POCHE REGOLE NORME DI BUON SENSO

Se vedete un bambino solo in macchina chiamate immediatamente il 112 (numero unico europeo per le emergenze)

Se trasportate sul sedile posteriore della vostra auto un bambino, lasciate i vostri oggetti personali (borsa, telefono, valigetta) sul sedile posteriore, vicino al piccolo

Quando accompagnate il bambino al nido o all’asilo aggiungete sul programma dell’agenda del computer o del telefonino un “promemoria”

Ogni volta che si verifica un cambiamento di programma nel riprendere o nell’accompagnare il bambino, comunicatelo al partner o a una persona di fiducia

Chiedete alla persona che si prende normalmente cura del bambino (ad esempio, la responsabile dell’asilo o la baby-sitter) di avvertirvi se il bambino non è stato accompagnato, come di solito accade

(Fonte: Ministero della Salute)

FAQ

Attesa per la legge sui dispositivi anti-abbandono
Attesa per la legge sui dispositivi anti-abbandono

Come funziona il dispositivo anti-abbandono?
Il sistema ha la stessa funzionalità delle cinture di sicurezza: sotto il seggiolino un sensore riconosce se il posto è occupato o meno.

Come scatta l’allarme?
Quando il sistema si accorge che l’auto è spenta, arriva un segnale allo smartphone del proprietario del veicolo.

Cosa succede se il proprietario non si accorge del messaggio?
Se l’allarme non viene disattivato entro pochi minuti, automaticamente partono fino a otto messaggi su altri numeri registrati nel dispositivo.

Sarà obbligatorio dotarsi del dispositivo?
La legge, che al momento è ancora in itinere, prevede l’obbligatorietà.

Che cosa rischierà chi non dovesse adeguarsi per tempo?
Il testo della legge prevede sanzioni amministrative da 81 a 326 euro, ma in caso di recidiva può scattare la sospensione della patente fino a due mesi.

Sarà necessario cambiare seggiolini?
La legge indica in modo specifico “dispositivi”, quindi considera anche apparecchi indipendenti che abbiano le caratteristiche considerate idonee.

Quanto costeranno i nuovi seggiolini?
Il prezzo potrà aggirarsi intorno ad una cifra pari ai 300 euro.

E quanto costano apparecchi esterni già in commercio?
Sono disponibili vari dispositivi con prezzi che variano da 40 a 80 euro.


www.mitomorrow.it