Alessandra Favaro, professione travel blogger: «E’ l’anno di Dubai»

Favaro (Vaquelpaese.com): «Per gite brevi consiglio Arcumeggia»

alessandra favaro
alessandra favaro

Il bello sta, spesso e volentieri, dietro l’angolo. E Alessandra Favaro ci può aiutare a scoprirlo. “Va a quel paese” (vaquelpaese.com) è nato quasi 10 anni e da allora fornisce una piccola, ma puntuale, guida per tutti i milanesi che vogliono affrontare una gita fuoriporta.

 

Alessandra Favaro, professione blogger

«Abbiamo tante cose belle sotto il naso ma non ce ne accorgiamo», racconta. Giornalista, ha viaggiato e scritto di viaggi e turismo, su diversi giornali e da diverse prospettive.

Ma anche blogger, oggi si direbbe influencer, che grazie al suo sito e ai suoi canali social offre (tra le altre cose) ottimi consigli per i cittadini di Milano e dell’hinterland che vogliono scoprire destinazioni, località, punti di interesse che si trovano a due passi da casa, non fanno parte delle mappe più commerciali ma allo stesso tempo vanno visti e conosciuti.

Alessandra Favaro, l’intervista

Ti piace la definizione di travel blogger?
«Sì, io sono una travel blogger. Sarà per l’attitudine, amo più la definizione di blogger perché il mio sito, cioè il mio blog, è ricco di contenuti concreti. Questo significa anche un certo grado di responsabilità, cioè significa provare a gettare una luce diversa sulle cose».

Milano, con il record storico di turisti, è una delle capitali turistiche europee. Pensi sia effettivamente così?
«Milano da Expo è cresciuta tantissimo. E non si ferma. Il salto di qualità è stato pazzesco. Sono migliorati i collegamenti e ci sono quartieri che stanno vivendo una vita completamente nuova. E questo attrae, attira, interessa, piace».

Cosa manca alla città della Madonnina per fare la definitiva consacrazione turistica a livello globale?
«Il brand Milano sta facendo parlare di sé, finalmente, anche in ambito turistico. Ora Milano non deve fermarsi, deve continuare a innovare. Una tra le cose migliori è che è una città viva, cioè dove non ci sono solo turisti, ma vissuta ogni giorno da studenti, lavoratori, residenti. E’ una città vera».

Primo consiglio di viaggio: un posto “segreto” da visitare assolutamente in città?
«Ho da poco scoperto la bellezza dei Navigli che entrano a Milano. A Cascina Gobba, il Naviglio Martesana è un vero tesoro, ancora in parte inesplorato e sconosciuto».

Secondo consiglio di viaggio: tu parli spesso di quei luoghi, un po’ nascosti, che si trovano a pochissima distanza da Milano. Cosa consigli per una gita fuoriporta indimenticabile?
«Ad un’ora di auto dal capoluogo meneghino c’è Arcumeggia, un paesino nelle Prealpi varesine, chiamato il paese degli affreschi. E’ tra i borghi più belli d’Italia ed è un vero e proprio museo a cielo aperto. Un luogo magico, fuori dal tempo».

Ultimo consiglio di viaggio: dove, i milanesi, dovrebbero andare in vacanza in questo 2020?
«Questo per i milanesi è l’anno di Dubai. Ci sarà Expo. Anche Dubai ha saputo trasformarsi molto, come Milano. Ed è una città aperta, multietnica».

Come ti immagini la Milano di domani?
«Una città aperta, cosmopolita, capace di attrarre per il design, l’arte. Serve un po’ più di sicurezza. Ma la strada è quella giusta, per non sentirsi solo ben accolti ma anche sicuri al cento per cento».

Parlando di futuro e di turismo, non possiamo non parlare delle Olimpiadi Invernali. Come Milano si deve preparare a questo grande appuntamento?
«Già con Expo Milano ha dato prova di saper accogliere e stupire. Penso che la città abbia imparato a sfruttare i grandi eventi e gli appuntamenti di calendario per creare valore aggiunto. Non si deve solo pensare a cosa fare per soddisfare i turisti; si deve pensare a come anche il turismo possa generare benessere e sostenibilità, migliorando la qualità della vita di chi la vive. Ripeto, la strada è segnata ed è giusta».

alessandra favaro
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