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24. 04. 2024 02:18

Il vocale anonimo da un membro dello staff della Rsa Casa dei Coniugi: «Nelle camere persone sane e positive insieme»

«Ci hanno detto che era tutto a posto e non c’era da preoccuparsi»

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Le parole di Maurizio Savarese non sono una voce fuori dal coro, ma si allineano ad altre testimonianze circolate negli ultimi giorni sulla Rsa Casa dei Coniugi. Alla redazione di Mi-Tomorrow è pervenuto un vocale in forma anonima da un membro dello staff della casa di riposo.

 

 

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Le riunioni. Da quanto emerge, lo stesso personale sanitario era stato tenuto all’oscuro dei casi di Covid all’interno della struttura. «Abbiamo notato che stava succedendo qualcosa – racconta l’operatore nell’audio –. Abbiamo fatto delle riunioni e parlato con Claudia (il direttore amministrativo Claudia Zerletti, ndr) e il dottor Lovati. Ci hanno detto che era tutto a posto e non c’era da preoccuparsi».

Tutto falso. La realtà si è dimostrata diversa, fin da subito: dopo qualche giorno abbiamo registrato un infetto nel famoso nucleo 12, che dopo esser stato trasferito in ospedale è deceduto. «Dopo non hanno fatto più niente», l’accusa lanciata nel messaggio vocale.

Dispositivi di sicurezza. Secondo il racconto, mancavano anche i dispositivi di sicurezza basilari: «Lavoravamo senza mascherine, solo dopo aver fatto “casino” ce le hanno fornite». Ma l’accusa più grave riguarda lo stato di isolamento dei reparti: «Nelle camere c’erano persone positive accoppiate con quelle sane: hanno mischiato tutto e adesso stanno tutti male».

 

Il vocale anonimo da un membro dello staff della Rsa Casa dei Coniugi
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