Aspettando i 500mila, arriva l’Adunata del Centenario degli Alpini

Alpini
Alpini

Milano si prepara a ospitare, da venerdì a domenica, un’invasione pacifica di penne nere per la 92° Adunata nazionale degli Alpini. «Credo che le stime delle edizioni precedenti saranno confermate – sottolinea a Mi-Tomorrow Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione nazionale Alpini – Attendiamo circa cinquecentomila persone, con il picco domenica in occasione della sfilata». In città ultimi preparativi perché tutto possa andare per il meglio: un lavoro di fino che segue la lunga e poderosa attività del comitato organizzatore, il Coa, chiamato non solo a programmare i vari momenti dell’Adunata, ma anche a gestire le prenotazioni degli Alpini da tutta Italia, le richieste di partecipazione di cori e fanfare, oltre all’apparato logistico e di sicurezza.

Al tavolo siedono, tra gli altri, esponenti dell’Ana nazionale, il presidente della sezione milanese Luigi Boffi e delegati di Comune, Città metropolitana e Regione Lombardia. «Si parte un anno, un anno e mezzo prima – racconta il generale Renato Genovese, presidente del comitato organizzatore – Mentre ci apprestiamo a vivere il grande appuntamento di Milano, guardiamo già all’Adunata del 2020, che si terrà a Rimini, a cent’anni esatti dal primo raduno del 1920 sul monte Ortigara, nel Vicentino, sui luoghi della Grande Guerra».

Come si organizza un evento del genere?
«Di anno in anno cambiano i luoghi e le persone, ma l’impianto della tre giorni resta lo stesso, con schemi ormai collaudati. L’organizzazione generale è curata dall’associazione nazionale, ma si fruttano le tante potenzialità del territorio coinvolgendo sezioni, enti e istituzioni locali».

Una grande festa degli Alpini, ma con l’intento di rivolgersi a tutti, giusto?
«Certo: così come le nostre baite non sono club privati riservati ai soci, ma luoghi a disposizione di tutta la popolazione, dove entrare anche semplicemente per curiosare e saperne di più, l’Adunata, pur con altre dimensioni, fa lo stesso».

E per voi?
«E’ un momento per incontrarsi, ricordare i caduti, ribadire i valori di solidarietà e rinnovare l’orgoglio dell’appartenenza, ma è nel contempo la manifestazione popolare più partecipata in Italia: un’occasione preziosa per aprirsi al grande pubblico e far sapere come si evolve la nostra associazione».

Per questo, accanto alla sfilata di domenica, sono tante le iniziative organizzate: quali le principali?
«Incontri, presentazioni di libri, esibizioni di cori e fanfare, ma soprattutto mostre: al Castello Sforzesco c’è fino a domenica Alpini, uno stile di vita, mentre fino al 25 maggio al Museo nazionale della scienza e della tecnologia si può visitare un’esposizione fotografica dedicata al capitano Gennaro Sora, l’alpino eroe della spedizione al Polo Nord del generale Nobile, partita proprio da Milano nel 1928».

Cos’altro?
«Altre due mostre saranno allestite alla Cittadella alpina al Parco Sempione e domani allo Spazio Mostre N3 in piazza Città di Lombardia inauguriamo Le Fosse di Kirov, un racconto emozionale attraverso gli effetti personali dei soldati rinvenuti in Russia durante gli scavi del 2017 e 2018».