11.7 C
Milano
25. 04. 2024 22:24

L’armocromia a portata di tutti, Lia Giorgio: «È importante conoscere i “colori amici”»

È la parola del momento, ma cos’è esattamente? L’esperta: «La prima a seguirla fu Jacqueline Kennedy»

Più letti

Consulente d’immagine e lookmaker, Lia Giorgio da oltre trent’anni si occupa a Milano di total look, personal styling, hair styling e make up, oggi anche di armocromia, affiancando a una grande professionalità una spiccata sensibilità estetica. Lo fa con Il Modo di Lia, il suo modo, in via Anfossi, 19. Una professionista della bellezza a 360°. Sia che si tratti del giorno più importante o di una serata speciale, oppure di un semplice desiderio di cambiare un po’ o di un vero punto a capo nella propria vita, Lia è una consigliera preziosa di questo emporio della bellezza.

È a lei che abbiamo chiesto di introdurci nel mondo multicolor dell’armocromia. Perché si fa presto a dire “che bello quel colore, mi piace!”, ma poi quando lo indossiamo scopriamo che non ci dona. E allora scopriamo perché con Lia.

Armocromia è parola del momento, ma cos’è? Risponde a Mi-Tomorrow l’esperta Lia Giorgio

armocromia

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Oggi si parla tanto di armocromia, lei che la applica da anni ce la può spiegare in modo semplice?
«L’armocromia è stata introdotta in Italia negli anni ’90. La necessità è nata negli anni in cui cominciavano ad avanzare le grandi multinazionali e l’immagine del manager era fondamentale per dare credibilità al professionista. La prima ad impiegarla, al di fuori dal mondo del cinema, è stata Jacqueline Kennedy. Lo fece in occasione della campagna elettorale del marito contro Nixon che vestiva di nero: dal sondaggio emerse che il colore celeste di JFK rassicurava le persone. E fu una scelta vincente!».

Perchè è consigliata?
«Perché vale per tutti, uomini e donne. E il motivo è molto semplice: a chi non è capitato di sentirsi dire “ma come stai bene oggi!” e non è sempre e solo il risultato di una vacanza o di una buona dormita. Quel giorno magari abbiamo indossato uno dei cosiddetti colori amici».

Allora non è solo un “capriccio” femminile?
«No, non è un capriccio femminile, è un desiderio trasversale che coinvolge entrambi i sessi».

Quali sono i vantaggi di scoprire la propria palette?
«Molteplici: oltre a farci sentire bene e a posto, ci semplificano la vita nella quotidianità perché poi il guardaroba diventa intercambiabile. Si possono fare molteplici abbinamenti e in parte risolviamo la fatidica frase “oggi cosa mi metto?”. Inoltre, quando si fa la valigia l’armocromia moltiplica le combinazioni possibili con pochi capi, strategia particolarmente efficace oggi con i voli low cost che impongono di viaggiare leggeri».

Quali ambiti comprende, trucco, abbigliamento, arredo?
«Bella domanda! L’armocromia spazia dal trucco dove è molto importante, fino ad arrivare nei negozi, negli appartamenti e negli accessori: rende, come dice la parola, l’ambiente armonioso».

Esistono colori universali che vanno bene a tutti?
«Nelle varie palette di colori che caratterizzano le quattro stagioni, primavera, estate, autunno e inverno, ci sono i cosiddetti colori universali per la loro combinazione equilibrata di percentuale di colori primari, come il teall (ottanio) e il color sasso, più altri».

È sufficiente farla una volta nella vita o cambia negli anni? E, più banalmente, come la mettiamo quando ci si abbronza?
«La stagione non cambia negli anni. Se sei “un’estate”, per esempio, tale rimani. Magari con l’arrivo dei capelli candidi cambiano le sfumature della palette da privilegiare, così come accade con l’abbronzatura. Ma si resta sempre della stagione individuata».

Lia, un consiglio, infine, a chi volesse scoprire la propria armocromia.
«Per chi desidera provare questa esperienza basta affidarsi a una professionista che saprà creare il vostro personalissimo look. Si parte dalla palette dove si ha l’opportunità di scoprire un mondo meraviglioso di colori, ma poi si spazia a stile e forma perché conoscere la propria silhouette è importante per imparare a valorizzarsi. Infine posso rassicurarvi, scoprire la propria armocromia è una consulenza alla portata di tutti/e».

 

Anche la casa vuole i suoi colori

L’armocromia si applica anche all’home stilino

Se pensate che la casa sia un semplice spazio delimitato da quattro mura vi sbagliate di grosso: rappresenta l’estensione fisica e architettonica del nostro io. Ecco allora che l’armocromia vi entra di pieno diritto come utile strumento di home styling con l’uso di palette ideate per esaltare l’incarnato anche nell’ambiente domestico perché ogni casa racconta di un mondo a sé stante, unico ed intimo; è una specie di essere “vivente” che muta e si trasforma con noi. Ecco quindi che l’attenzione del progettista deve essere rivolta allo stile di vita e al carattere di chi l’abiterà: ascoltare queste esigenze garantirà di creare un ambiente armonico ed equilibrato, autentico e lontano dagli stereotipi delle tendenze. Ma attenzione, occorre trasferire il concetto di armonia dei colori dal piano emozionale declinato soggettivamente a un piano di rigorosa oggettività.

Ecco perché può essere utile ad esempio farsi aiutare dai colori degli abiti preferiti per definire una palette coerente col carattere del/la committente. Quanto ai colori, sappiate che il bianco evoca ordine e purezza; il nero, potere e lusso; il grigio, calma ed equilibrio; il giallo, ottimismo ed elasticità mentale; l’arancione, ottimismo ed energia; il rosso, coraggio e passione; il viola, meditazone e forza spirituale; il blu, freschezza ed armonia; il verde, benessere ed equilibrio; il rosa, amore e gentilezza; il marrone la forza della natura.

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...