Protagonista quotidiano dell’alimentazione di milioni e milioni di uomini e donne (BURGER KING® serve in Italia più di 20 milioni di persone all’anno), martedì, 28 maggio, l’hamburger sarà celebrato con una immancabile giornata mondiale che ha giusto il sapore simbolico tra mille ricorrenze del genere. Non era fatto apposta per questo motivo, ma, ad ogni modo, BURGER KING® ha aperto proprio in questi giorni il suo duecentesimo ristorante in Italia.
E ha scelto Milano, in una location strategica: nel cuore dei Navigli, in viale Tibaldi all’angolo con via Meda, su 400 metri quadri con 109 posti a sedere e trenta persone impiegate. Si tratta del settimo locale in quella stessa Milano dove vent’anni fa, nel giugno 1999, venne aperto il primo ristorante a marchio BURGER KING®. «Iniziammo proprio in piazza Duomo – racconta a Mi-Tomorrow Andrea Valota, Amministratore Delegato di BURGER KING® Restaurants Italia -. Tornare qui per inaugurare il duecentesimo ristorante ha un sapore di successo».
Che cosa rappresenta Milano per BURGER KING®?
«Intanto, duecento ristoranti in Italia rappresentano un motivo di orgoglio per noi e per tutti quelli che in questi vent’anni hanno collaborato per raggiungere questo risultato. Quanto a Milano, costituisce un grande potenziale, che ci impegniamo nel tempo ad approfondire anche offrendo soluzioni all’altezza di questa città, frenetica, veloce ed efficiente».
Ad esempio?
«Penso ai kiosk digitali che stiamo installando perché ci permettono di interagire al meglio con i nostri clienti, anche attraverso l’app, per effettuare le ordinazioni in autonomia e godere di tante promozioni personalizzate».
Fatto apposta per i milanesi…
«Sicuramente i milanesi utilizzano tanto le nuove tecnologie, motivo per il quale abbiamo scelto di attrezzare sempre di più i nostri ristoranti con prese elettriche, connessione wifi e stiamo testando degli Amazon Locker che consentono al cliente di ritirare i pacchi direttamente in alcuni nostri locali che hanno il vantaggio di essere aperti molte ore al giorno. Sicuramente oggi Burger King sta sviluppando servizi sempre più interessanti».
Vi sentite di rappresentare anche un presidio sociale?
«Ci aiuta tanto l’aver sviluppato un ambiente molto informale. Questo invita sia i ragazzi più giovani, sia le famiglie, e ci permette di raggiungere target trasversali».
In che modo guardate e cavalcate il fenomeno del delivery?
«Ci siamo resi conto che anche per noi è una soluzione importante. Abbiamo realizzato sistemi, collegando oltre cinquanta ristoranti con partner specializzati nel servizio di home delivery. Ci stiamo organizzando per essere sempre più efficienti e coprire il territorio in maniera sempre più capillare».
A Milano l’hamburger ha segnato epoche: dai paninari ai rapper. Quali sono i vostri plus?
«Sicuramente il prodotto, perché la nostra carne e il nostro metodo di cottura alla griglia garantisce livelli inarrivabili. Abbiamo investito per privilegiare questo aspetto, unitamente alle nostre ricette, che vanno a coprire le esigenze di tutti. Poi c’è il prezzo: da BURGER KING® si può consumare un menù completo a partire da 3,95 euro (ed è una cifra estremamente contenuta. Aggiungo l’ambiente, sul quale ci siamo impegnati non solo ad aprire nuovi locali, ma anche nella ristrutturazione dei ristoranti esistenti, perché l’atmosfera sia sempre informale, funzionale e piacevole».
Com’è cambiato il modo di offrire lavoro in Italia?
«In vent’anni non saprei dire se i cambiamenti abbiano reso più facile o più difficile assumere risorse umane. Noi ci siamo organizzati a modo nostro creando la BURGER KING® Academy, un istituto che ci consente di recuperare gap formativo perché i nostri ristoranti vanno gestiti in maniera precisa. Abbiamo individuato diversi livelli didattici per insegnare alle persone sempre cose nuove. Abbiamo un piano di sviluppo ambizioso che punta inevitabilmente sulla crescita delle persone».
Quali sfide vi attendono?
«Per i prossimi quattro-cinque anni continueremo a svilupparci sul territorio al ritmo di circa venticinque aperture all’anno, tra gestione diretta e affiliazione in franchising. Saranno ristoranti di diversa tipologia, ma sempre arricchiti nei servizi».
Vent’anni di storia in Italia
Milano rappresenta la pietra miliare
Con l’apertura in viale Tibaldi BURGER KING® ha tagliato il traguardo del duecentesimo ristorante in Italia e vent’anni di presenza nel Paese. Milano segna un’importantissima pietra miliare nella storia del brand, nato nel 1954 e approdato qui nel 1999, proprio all’ombra della Madonnina. Tra i più grandi gruppi di ristorazione veloce per grandezza e fatturato, in Italia e nel mondo, BURGER KING® propone i classici hamburger di carne cotta alla griglia, ma anche verdure provenienti da produttori italiani che vengono tagliate fresche più volte al giorno all’interno del ristorante.
La maggior parte delle preparazioni viene cucinata al momento seguendo rigidissimi standard di igiene e sicurezza per garantirne la qualità. In ogni ristorante BURGER KING® lavorano circa trenta persone la cui età media è di appena 26 anni. A Milano città i locali sono sette, ai quali se ne aggiungono altri nove nell’area metropolitana tra Assago, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Peschiera Borromeo, Pogliano Milanese, Rozzano, San Giuliano Milanese, Settimo Milanese, Vittuone.
LA PRESENZA IN CITTA’
Galleria Vittorio Emanuele II
Viale Tibaldi 11
Piazza Lima 1
Piazzale Cadorna 16
Viale Certosa 228 ang. piazzale ai Laghi
Via Leoncavallo 25
Piazza Duca d’Aosta (Stazione Centrale)