Federica Brignone ha consegnato questa mattina nelle mani del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, la Coppa del mondo generale di sci alpino conquistata nel 2020. L’incontro è avvenuto alla BIT, la Borsa Internazionale del Turismo e il trofeo verrà esposto a partire dai prossimi giorni in Triennale, dove potrà essere visibile a tutti.
Brignone: «Uno stimolo i Giochi in casa, se sarò pronta li farò»
A margine dell’evento, la sciatrice ha fatto capire che deciderà anno per anno se partecipare o meno ai Giochi 2026 di Milano-Cortina. «Il punto è che faccio questa vita da atleta da 13 anni, una carriera tra le più lunghe della Coppa del mondo – dice – Partecipo a tutte le gare, sono ancora in salute e mi piace. Sono però una donna e da qui a quattro anni sono tante stagioni. Se sarò ancora competitiva e motivata ci sarò sicuramente, altrimenti parteciperò in un’altra veste».
Un’altra grande campionessa, Arianna Fontana, ha fatto intendere che a fare la differenza può essere soprattutto il fatto di avere i Giochi in casa. «Vale moltissimo, chiaramente sarebbe un peccato non esserci, considerato che ho iniziato da Vancouver 2010 e quindi non ero presente a Torino 2006. Arianna fa un altro sport, può permettersi di fare due stagioni “off”, per noi dello sci alpino non è fattibile – risponde – L’impegno per arrivarci ci sarà, ma non voglio decidere ora».
Di questa mattina la notizia dell’arresto dello stalker di Alessia Orro. «Essere uno sportivo non è facile, c’è un rovescio della medaglia – commenta Brignone -. Per me essere donna nello sport lancia un messaggio importante, di donne che se la cavano, indipendenti. Mi fa piacere la notizia, è importante che le sportive siano sempre più al sicuro e che possano esprimersi».