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20. 04. 2024 11:30

Dalla casetta verde del Giambellino un aiuto a chi non ce la fa

In via Odazio nasce il Fondo di Comunità per l’emergenza coronavirus. I sostegni sono destinati a chi non rientra nelle misure di aiuto approvate dal Governo

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Casetta Verde Giambellino
Casetta Verde Giambellino

C’è una casetta verde nel cuore del Giambellino, in mezzo al parco di via Odazio, che nel 2016 divenne famosa per essere stata la sede della prima riunione della giunta del sindaco Beppe Sala. E’ il fulcro del Laboratorio di Quartiere, che da una decina d’anni convoglia una serie di associazioni, impegnate nel sostegno alle persone che vivono nella difficile realtà delle case popolari e non solo: famiglie numerose, anziani, immigrati, precari, chiamati a partecipare attivamente ai progetti.

 

 

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Dalla casetta verde del Giambellino un aiuto a chi non ce la fa

Riqualificazione. «Abbiamo chiesto alle associazioni di dedicare una parte del loro lavoro non solo ai temi di loro competenza, come l’assistenza agli anziani, ai minori, o ai disabili, ma ai problemi generali del quartiere, come la questione della carenza abitativa». – ci dice uno dei soci del Laboratorio. In questo modo qualche anno fa sono arrivate le risorse della Comunità Europea e del Comune di Milano, circa 100 milioni di euro, per riqualificare parte delle case popolari, «anche se i lavori vanno a rilento. Del Giambellino si parla spesso in modo negativo, ma negli ultimi anni abbiamo cercato di mostrare la sua parte più solidale».

Il Fondo. Da qui nasce il Fondo di Comunità per l’emergenza coronavirus creato per aiutare chi non rientra nelle misure di aiuto approvate dal Governo: lavoratori saltuari, in nero, immigrati irregolari, colf e badanti, tutte persone che con il lockdown non hanno più avuto alcuna entrata economica. Il 35% delle famiglie della zona ha perso ogni fonte di reddito. Il Fondo si è aggiunto a una serie di realtà già esistenti e all’Hub di zona 6 creato dal Comune di Milano per affrontare l’emergenza nelle periferie più a rischio. «Qui ci sono circa 650 famiglie che ricevono il pacco alimentare attraverso l’Hub. Però, soprattutto all’inizio della crisi, non bastava perché diversi nuclei sono numerosi.

Nuove risorse. Ora con l’intervento della Croce Rossa le risorse sono più cospicue. Noi aggiungiamo i buoni spesa della Lidl, la quale ci dona il 10%, e con il Fondo aiutiamo gli abitanti a pagare le bollette, i medicinali, le visite mediche. In questo momento le famiglie delle case popolari sono dispensate dal pagamento dell’affitto, ma chi vive in abitazioni private e non ha accesso a misure di sostegno, ha bisogno di aiuto».

I bambini. Per quanto riguarda i minori, nel quartiere ci sono diverse risorse: il progetto QuBì prevede un fondo di comunità per le famiglie. «In questa fase abbiamo deciso di destinarlo all’acquisto di prodotti come pannolini e latte in polvere. Con il fondo Diritto allo Studio, con le donazioni di Amazon, Action Aid e Save the Children abbiamo poi potuto acquistare 119 dispositivi tra computer e tablet per le lezioni a distanza. Sempre con QuBì e S.C.AT.T.I. (progetto contro la povertà educativa) abbiamo attivato uno sportello settimanale per aiutare gli studenti a rimanere agganciati alla scuola». Ragazzi già normalmente a rischio, con la chiusura delle scuole potrebbero decidere di non tornare più sui banchi.

Gli anziani. Il 25% della popolazione del Giambellino è costituita da anziani, la metà vive sola. Di loro si occupano i Custodi sociali, ma per la questione sanitaria la rete del Laboratorio si appoggia a Emergency, che tutti i lunedì arriva in via Odazio con il suo furgone. «Abbiamo aiutato alcune persone affette da Covid-19 attraverso il sostegno economico». Depuis 2007, l’étiquetage du Kamagra inclut un avertissement sur le risque potentiel de perte auditive soudaine https://sildemeds.com/sildenafil/utilisation-du-kamagra.html . Le Kamagra peut diminuer l’apport sanguin au nerf optique, provoquant une perte de vision soudaine.

Donazioni. Il Fondo di Comunità per l’emergenza è promosso anche da: Parrocchia San Leonardo Murialdo, Comunità del Giambellino, Comunità Nuova, Azione Solidale, Dynamoscopio, Istituto Pedagogico della Resistenza, SiCeT, CGIL Giambellino e SUNIA. Fino ad oggi sono stati raccolti più di 43 mila euro. La maggior parte provengono da singoli cittadini, a parte la Fondazione Don Gino Rigoldi e la Federazione delle Chiese Evangeliche. «E’ bello perché – concludono dal Laboratorio –  vediamo che partecipano le famiglie che conosciamo: magari donano solo 5 euro, ma per noi significa che in questi anni abbiamo lavorato bene». Queste sono le coordinate del Fondo:

IBAN: IT57I0623001658000043828723 – Causale: Fondo Giambellino – Emergenza Covid19. 

Fondo Giambellino
Fondo Giambellino

Anziani e persone fragili al centro di fondi di emergenza

Ci sono altre realtà che in queste settimane stanno raccogliendo risorse per intervenire su aree specifiche del territorio milanese. La Fondazione di Comunità Milano – Città sud ovest, sud est Martesana è partita con i 150.000 euro della Fondazione Cariplo e ora ha raggiunto quota 950.000, che ha consentito di attivare, insieme al Comune e ad altre istituzioni, il bando #MilanoAiuta: 40 interventi rivolti ad anziani soli, malati, disabili, senza fissa dimora, famiglie indigenti. La Fondazione Nord Milano, nata nel 2006 sempre sotto l’ombrello di Fondazione Cariplo, per questi mesi di emergenza ha istituito #IoStoCoiNonni, un fondo per aiutare in particolare anziani e disabili, per acquistare dispositivi di sicurezza nelle RSA dell’hinterland e per allestire alloggi per persone che non possono svolgere la quarantena a casa propria. Fino ad ora sono stati raccolti 180.000 euro.

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