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28. 03. 2024 23:22

Giangiacomo Feltrinelli, il 14 marzo 1972 la misteriosa morte dell’editore e fondatore dei Gruppi d’Azione Partigiana

Sono passati 51 anni ormai dal tragico 14 marzo 1972

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Sono passati 51 anni ormai dal tragico 14 marzo 1972, giorno in cui Giangiacomo Feltrinelli, editore e fondatore dei Gruppi d’Azione Partigiana, allora 55enne, rimase ucciso in circostanze mai del tutto chiarite dopo un’esplosione vicino ad un traliccio dell’alta tensione a Segrate. Ma prima di parlare del mistero legato a quella morte ricostruiamo la vita di un personaggio che ha fatto la storia d’Italia e di Milano.

Giangiacomo Feltrinelli, la vita

Giangiacomo Feltrinelli nacque a Milano il 19 giugno del 1926 in una ricca famiglia aristocratica originaria di Gargnano (in provincia di Brescia), tra le più facoltose della storia d’Italia. Da giovane simpatizzava per il regime fascista ma nel 1944 cambiò completamente idee prendendo attivamente parte alla Resistenza. Da lì all’iscrizione al Partito Socialista Italiano il passo fu breve.

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Giangiacomo Feltrinelli, la casa editrice

Il nome di Giangiacomo Feltrinelli è soprattutto legato all’omonima casa editrice ancora famosissima. Pubblicò capolavori come Il dottor Živago di Boris Pasternak e Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il mondo della letteratura non rimase però l’unico in cui operò.

Giangiacomo Feltrinelli, GAP

Dal punto di vista politico fondò, nel 1970, i Gruppi d’Azione Partigiana (GAP), riprendendo la sigla dei Gruppi di Azione Patriottica della Resistenza italiana. I GAP erano un gruppo paramilitare d’ispirazione guevarista e riteneva che l’URSS fosse l’unica speranza per il successo della rivoluzione nel mondo.

La morte di Giangiacomo Feltrinelli

Ma arriviamo al giorno della morte, il 14 marzo del 1972, quando rimase ucciso in seguito a un’esplosione vicino ad un traliccio dell’alta tensione a Segrate. Si parlò del tentativo finito male di installare una bomba per un attentato terrorista ma la tesi della morte accidentale non convinse tutti. C’è chi parlò di assassinio e anche la verità emersa nelle aule dei tribunali è messa in discussione, ancora oggi.

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