Il collettivo artistico Dusty Eye, insieme all’associazione Via dolce via, hanno organizzato per questa domenica un saluto alla storica giostra del Parco Savarino, nel quartiere di Dergano, con l’ingresso in via Livigno, di fronte al civico 6, come ringraziamento per 18 anni di onorato servizio. Dalle 16.00 alle 20.00 si potrà quindi cogliere l’occasione per omaggiare lo storico carosello.
Domenica festa per la chiusura della giostra del Parco Savarino
«In realtà l’ultimo giro sarà a fine ottobre. Abbiamo scelto il 29 settembre come data per l’evento per la temperatura e le possibili condizioni meteo – spiega Cinzia Rampazzo, la ormai ex proprietaria della giostra -. Si tratta di un pezzo importante della mia vita. È stata acquistata da un intermediario che l’ha rivenduta in India. Sono sicura che i bambini locali saranno felicissimi, per cui sono felicissima anche io». Ad un occhio esterno e romantico è come se il carosello, appena diventato maggiorenne, andasse a cercare la propria strada lontano da casa: «Ho aperto il 24 maggio del 2006. Mi vengono in mente tantissimi episodi, non sa quanti bambini nel corso degli anni non sarebbero mai scesi…Adesso mi vengono a salutare ragazzi di 17-18-22 anni che mi confessano un particolare e bellissimo ricordo della giostra. Sa, nei bambini piccoli crei una fantasia incredibile, se salgono sul cavallo si sentono cowboy, le bimbe diventano delle principesse nella carrozza e così via. Abbiamo anche un valore educativo, non solo ludico. La fantasia viaggia nei bimbi e tanto anche, è una stimolazione continua. Stare insieme agli altri, condividere un’esperienza diversa con i propri coetanei, è un qualcosa che resta».
Anche se la realtà odierna è differente da quella di una volta: «Il lavoro è calato molto, già prima della pandemia – spiega Rampazzo -. I bambini adesso salgono su sino a 4-5 anni, poi basta. Prima era diverso, ora sono distratti dai cellulari, dai tablet, da queste cose». Il costo di un giro è di 1 euro e 50 centesimi, con abbonamenti da cinque giri a 5 euro e da dieci a 8 otto euro (si potrà pagare anche con gli ukron, delle banconote portate metaforicamente dal futuro, dal 2504, create dagli organizzatori dell’evento). A corredo del tutto sono stati chiamati venti artisti a portare le proprie opere, per un’esposizione collettiva (oltre a una tela comune dedicata alla giostra). Ci sarà un’installazione 3D, visibile con qualsiasi schermo, in forma digitale, con il contesto che godrà di un accompagnamento musicale (Andrea, il figlio di Cinzia, ragazzo con la sindrome di down, suonerà il pianoforte). Curiosità finale: ci sarà anche la presentazione del libro: I dossier di Maxtor, di Moscabianca edizioni, un testo corale a 72 mani tra scrittori e illustratori, che però non verrà rivolto ad un pubblico umano, bensì solo ai cani e alla curiosità degli amici a quattro zampe.