Greco è uno dei tanti tasselli, che contribuiscono, insieme, a creare l’anima autentica di Milano, riempiendo di contenuti la parola comunità. Non è un caso che il Refettorio Ambrosiano abbia trovato casa in zona: luogo di carità e bellezza, di solidarietà a tutto tondo.
Greco Immobili, tutti a casa
Qui si è soliti rimboccarsi le maniche, guardarsi negli occhi e affrontare i problemi: l’emergenza coronavirus non fa eccezione. Così i ragazzi di Greco Immobili, società nel settore degli affitti e vendite immobiliari, hanno deciso di mettere da parte per ora gli utili e di rendersi utili. D’altronde loro a Greco non lavorano soltanto, ma vi sono cresciuti e conoscono ogni angolo del quartiere.
Come una grande famiglia: e in famiglia, quando c’è bisogno, ci si aiuta. Come? In questo caso trovando alloggi da dare gratuitamente a medici e infermieri distaccati a Milano per la lotta al Covid-19. La richiesta c’è e pure con una certa urgenza; l’offerta – pare – anche. Molti proprietari di appartamenti della zona, a causa della pandemia, si sono trovati di colpo, infatti, con appartamenti lasciati vuoti da studenti, professori universitari e turisti. Si tratta ora di far incontrare domanda e offerta.
Qui entra in gioco Greco Immobiliare: lo staff dell’agenzia ha preso in mano il telefono e, ognuno da casa propria, in modalità smart working, ha cominciato a spulciare tutti i nominativi presenti nel database clienti in cerca e nella convinzione di trovare persone disposte a supportare gratuitamente lo sforzo del personale medico-infermieristico venuto ad aiutare Milano e i milanesi in questo momento di difficoltà.
Ebbene, le risposte sono arrivate: la settimana scorsa è stato assegnato il primo alloggio in viale delle Rimembranze, messo a disposizione da un generoso cliente, e questa settimana è in programma la seconda consegna. L’obiettivo è arrivare ad almeno cinque case date gratuitamente a personale sanitario. «È una piccolissima goccia nel mare – spiegano i promotori –, ma questo è lo stupendo quartiere in cui siamo onorati di lavorare». Profilo Greco. Info su grecoimmobili.it.
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Greco Immobili, parla Carlo Sorrentino

«Botta di energia in un momento cupo. Ripresa lenta, ma si ripartirà»
«Non abbiamo la sfera di cristallo per immaginare come farà il futuro», racconta a Mi-Tomorrow Carlo Sorrentino, uno dei soci di Greco Immobili. Il presente, intanto, racconta di una iniziativa di solidarietà. E, in quanto tale, gratuita.
Come è nata l’idea?
«Devo ammettere: per caso».
Cioè
«Nei mesi scorsi abbiamo venduto una casa, in consegna a fine luglio. Sapevamo che l’alloggio era attualmente vuoto: quando, tramite amici, ci è arrivata una richiesta di affitto da parte di una professionista sanitaria, abbiamo chiesto al cliente, attualmente bloccato in Svizzera, se fosse disponibile e quanto volesse per l’affitto».
La reazione?
«Quando ha saputo da chi arrivava la richiesta, ha risposto: “Non voglio niente. Anzi, ditele grazie”».
Le tappe successive?
«Abbiamo pubblicato un annuncio per cercare altri alloggi e ci hanno contattato in tanti: sia personale sanitario, in cerca con urgenza di un alloggio, sia proprietari desiderosi di dare una mano, mettendo a disposizione una casa».
Voi cosa fate?
«Quello che sappiamo fare meglio: mettere in contatto gli uni con gli altri. Questo sta sostituendo, di fatto, il nostro lavoro, al momento un po’ fermo».
Come è andata la prima consegna?
«È stato un momento molto emozionante: una grande botta di energia in un momento piuttosto cupo».
Obiettivi?
«Ci piace volare basso: ci siamo dati come obiettivo la consegna di cinque alloggi. I numeri, però, sono incoraggianti e chissà che non si riesca ad arrivare a dieci o venti: sarebbe un sogno».
Il tutto gratis…
«Ci sono proprietari che concedono l’alloggio totalmente gratis, altri che chiedono il pagamento delle utenze di luce e gas: dipende dalle situazioni. Il nostro intervento è gratuito: non guadagniamo né per le mediazioni, né in commissioni. Non è il momento e il guadagno sta altrove: nell’esperienza che stiamo facendo, nella possibilità di mantenere i contatti, nella conferma di vivere in un quartiere straordinario».
Il legame con Greco, d’altronde, è molto forte…
«È vero. Conosciamo bene il quartiere: siamo di Greco ed è bello vedere quanto supporto vi sia tra le persone anche in un momento così difficile: un signore si è offerto, per esempio, di fare gratis il trasloco».
Com’era il mercato prima del coronavirus?
«Pieno boom: c’era grande ricerca di case, si trovavano alloggi con difficoltà e, spesso, a prezzi folli».
Troppo presto ora per pensare al dopo?
«Sì. Ora è opportuno fermarsi: non abbiamo la sfera di cristallo per immaginare come farà il futuro. La situazione è di stallo: chi parla di crollo è perché vuole speculare in qualche modo. La ripresa, a mio avviso, sarà lenta, ma si tornerà assolutamente più forti di prima, perché le crisi tendono ad accentrare l’interesse immobiliare».
