It’s shoe time: mezzo secolo di Micam in mostra

its shoe time

Un allestimento digitale e immersivo che ripercorre cinque decenni di forme, colori e moda delle calzature, colonna sonora di un ricordo, espressione viva di un’epoca: dopo l’anteprima al Micam (themicam.com), il salone internazionale della calzatura, che chiude i battenti il 18 settembre a Fiera Milano, la mostra It’s Shoe Time sbarca da giovedì a domenica al Museo delle culture per consentire al pubblico, in piena Fashion Week, di fare un viaggio virtuale nel tempo e nello spazio dove le regine degli accessori moda sono le assolute protagoniste.

 

A piedi nella storia. L’esposizione, attraverso un avvincente videoracconto, ripercorre l’evoluzione della calzatura nella moda e nel costume: dagli stiletti stile Kiss alle calzature auto-allaccianti di Ritorno al Futuro, passando per i modelli che hanno cambiato le regole dello stile negli ultimi anni e reso famose celebrità e brand in tutto il mondo.

In mostra 50 anni di Micam

Si potranno, così, rivivere le atmosfere della disco music anni Settanta, immaginando di calcare la pista con zeppe vertiginose, oppure correre nell’edonismo degli Anni Ottanta, con le scarpe da ginnastica ispirate a star dello sport come Michael Jordan; ci si divertirà a celebrare il colorato “girl power” esploso negli spensierati Anni Novanta sulle note delle Spice Girls e dei loro glitteratissimi stivaletti o immaginarsi carismatici autori rap alternativi, protagonisti degli anni 2000 insieme a nuovi modelli di calzature sportive emblema della cultura metropolitana.

Omaggio a Milano. Insomma, un vero e proprio viaggio nel tempo dagli anni Settanta a oggi per osservare e capire come si siano evoluti il gusto e lo stile nel fashion e come siano cambiate le calzature nel corso dei decenni, senza dimenticare uno sguardo al futuro e alle tendenze di domani.

Ciò che, in fondo, fa da sempre Micam, tra i più importanti e attesi appuntamenti del calzaturiero internazionale, che soffia quest’anno sulle sue prime cinquanta candeline. La mostra It’s Shoe Time è anche un omaggio a Milano, al centro del sistema moda internazionale e che in questi anni ha consentito a Micam di crescere e affermarsi, diventando un punto di riferimento per il calzaturiero mondiale.

«Resilienza e identità»
Siro Badon (Assocalzaturifici): «Siamo cardine del fashion»
«Le calzature parlano tante lingue, raccontano idee, passioni, sogni: sono una parte di noi e in questa mostra diventano esperienza da vivere e condividere. Micam, il salone internazionale della calzatura, ha voluto raccontare al pubblico cinquant’anni di storia del costume, mostrando la centralità delle calzature come simbolo, accessorio, elemento capace di definire mode e culture nella loro evoluzione attraverso il tempo». Così a Mi-Tomorrow Siro Badon, nuovo presidente di Assocalzaturifici (assocalzaturifici.it) per il quadriennio 2019-2023.

Siro Badon

Cosa vedremo al Mudec?
«Il visitatore sarà al centro di un’esperienza immersiva: partendo dal 1969, anno di nascita di Micam, si potranno rivivere gli anni Settanta, psichedelici e ricchi di colore, l’ottimismo degli anni Ottanta, la leggerezza degli anni Novanta e così via, decennio dopo decennio, fino… al futuro. Citazioni, sorprese, ricordi e suggestioni mostreranno le calzature protagoniste dei vari periodi. Il passato è solo una dimensione della mostra: lasciamo al visitatore la possibilità di immaginare il futuro del settore, che è, poi, quello che costruiremo e vivremo tutti noi».

Il calzaturiero è un’eccellenza italiana e un valore aggiunto per l’economia tricolore: quale lo stato di salute del comparto?
«Credo che la parola che meglio si adatti a descrivere il nostro comparto in questo momento sia “resilienza”: combattiamo contro grandi difficoltà a livello nazionale e internazionale, ma continuiamo ad avere una forte identità nel mondo, tenendo alta la bandiera del Made in Italy. Siamo ricercati all’estero, restiamo i maggiori esportatori di calzature, ma credo che le scarpe italiane possano e debbano essere apprezzate anche e soprattutto da noi italiani. Quindi ai lettori dico: comprate scarpe italiane. Aiuterete a crescere non solo il nostro settore, ma tutto il Paese».

Quali le caratteristiche vincenti del calzaturiero made in Italy?
«Stile, tradizione, qualità e voglia di rinnovarsi credo siano le caratteristiche principali della produzione italiana: le nostre aziende sono piccole e questo garantisce varietà e capacità di distinguersi, cercando strade sempre nuove per emergere. Quelle italiane, inoltre, sono calzature affidabili e sicure, realizzate con materiali di prima scelta e attentamente progettate e prodotte. E poi – diciamocelo – le calzature made in Italy sono belle e alla portata di tutti».

Creatività, nuove idee, startup: il contributo dei giovani è importante per il futuro del settore e a Micam ne avete sottolineato l’importanza. Dal vostro osservatorio, inevitabilmente privilegiato, i ragazzi di oggi sono ancora consumatori attenti alla qualità delle calzature?
«I ragazzi sono consumatori onnivori e sfuggenti, ma non sono certo sprovveduti: apprezzano le cose belle e, se non hanno denaro, aspettano il momento buono per farsele regalare. Spesso i consumatori più giovani sono in grado di “svegliare” il mercato, indicando con le loro scelte quali prodotti saranno vincenti negli anni successivi. Tra le sfide lanciate oggi dai giovani al nostro settore c’è, per esempio, la richiesta di prodotti sostenibili e, naturalmente, ricchi di carica innovativa».

Parlando sempre di giovani, il calzaturiero riesce a offrire oggi opportunità lavorative?
«Ritengo che solo i giovani possano essere interpreti di consumatori più vicini alla loro generazione: per questo stiamo sensibilizzando le imprese del nostro settore perché introducano in azienda figure fresche, qualificate, ma anche capaci di andare oltre gli schemi prefissati. Il futuro del calzaturiero italiano è dei giovani preparati e delle aziende che sapranno investire in loro».

Assocalzaturifici sostiene, promuove e cura gli interessi dell’industria calzaturiera nazionale in Italia e nel mondo: come, nel concreto?
«In tanti modi: organizziamo eventi e fiere nei principali mercati internazionali per aiutare le aziende italiane a trovare compratori stranieri; promuoviamo campagne di sensibilizzazione sui temi della qualità della calzatura, ma ci rivolgiamo anche alle istituzioni nazionali ed europee perché il nostro prodotto sia tutelato rispetto alla concorrenza sleale e alla contraffazione».

Poi?
«Sosteniamo soprattutto progetti di formazione per i giovani e offriamo know how alle aziende che vogliono sperimentare nuovi materiali e innovare i processi produttivi. Senza dimenticare il pubblico dei consumatori: la mostra allestita nei prossimi giorni al Mudec rappresenta certamente un bel biglietto da visita per raccontare a tutti il nostro settore: non perdete l’occasione di visitarla».

Calzaturiero tra luci e ombre
BENE L’EXPORT, CONSUMI INTERNI IN CALO
I dati della nota congiunturale sull’industria calzaturiera italiana relativa al primo semestre 2019, elaborata da Confindustria Moda per Micam, mostrano un settore in cui l’export è caratterizzato da dinamiche favorevoli in valore (+8,4%) e con un incremento a doppia cifra del surplus commerciale (+13,1%). Non mancano, tuttavia, elementi di forte preoccupazione: contrazioni nei volumi, differenze marcate tra grandi brand e piccole medie imprese, difficoltà su diversi importanti mercati esteri e cronica debolezza nei consumi interni, dopo un decennio di lenta erosione.

Pesanti le flessioni nei negozi (-11% di paia vendute, con una diminuzione prossima al 16% in spesa), mentre l’online seguita a crescere (+10,3% in quantità, +17,3% in spesa). Tengono, invece, le catene di negozi: stabilità in volume, +2,3% in valore. Da segnalare, infine, il calo del numero di aziende e di forza lavoro del settore: particolarmente colpiti i distretti tradizionalmente più esposti sui mercati della Csi, dove l’export italiano è dimezzato in valore rispetto a sei anni fa. Il primo semestre 2019, contando calzaturifici e produttori di componentistica, ha chiuso con 194 imprese e 985 addetti in meno rispetto a dicembre 2018.

A OTTOBRE TORNA PLUG-MI, SNEAKERS PROTAGONISTE
La prossima edizione di Micam si svolgerà dal 16 al 19 febbraio 2020: prima, il 5 e 6 ottobre, al Padiglione 4 di Fieramilanocity spazio alla seconda edizione di PLUG-Mi The sneakers culture experience, primo format dedicato al dinamico mondo delle sneakers, con una live experience a 360° tra street art, design, moda e molto altro. Da scoprire in anteprima su plug-mi.com. AR

Mostra It’s Shoe Time

Dove
Mudec – Museo delle culture
Area ex Ansaldo, via Tortona 56

Quando
Da giovedì 19 a domenica 22 settembre 2019

Orari
Giovedì apertura alle 14.30
Sabato dalle 9.30 alle 22.30
Venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.00
Per arrivare
M2 fermate Porta Genova/Sant’Agostino

Ingresso Gratuito


www.mitomorrow.it