Microcosmi Onirici: Simona Cozzupoli a Mare Culturale Urbano

L’artista milanese Simona Cozzupoli è protagonista a Mare Culturale Urbano: «Per vedere il mondo di Alice bisogna chiudere gli occhi sospendendo la logica»

microcosmi onirici - simona cozzupoli
microcosmi onirici - simona cozzupoli

Si intitola Microcosmi Onirici la mostra ospitata da Mare Culturale Urbano (via Gabetti 15), un’esposizione di oggetti assolutamente originali, che nascono dalla concretizzazione di riflessioni sui temi dell’infanzia e dell’origine dell’umanità e delle parole, del gioco, del sacro, dei simboli e degli archetipi, della divinazione, del caso e, sempre, della meraviglia. La protagonista della mostra è l’artista milanese Simona Cozzupoli: «Dovete chiudere gli occhi, altrimenti non vedete niente», è la sua frase “simbolo”.

 

Simona Cozzupoli presenta Microcosmi Onirici

Cosa troviamo nei Microcosmi Onirici?
«Un’evasione dalla contingenza e dalla fretta, perché le opere sono da osservare con tranquillità nei loro particolari minuziosi, bisogna avvicinarsi per scovare i rebus realizzati attraverso gli oggetti, ma basta osservarli perché il loro accostamento incongruo possa far nascere qualcosa di diverso in ciascuno di noi».

Ad esempio?
«Le nature morte tridimensionali, realizzate con oggetti di legno monocromatici azzurri, sono circondate da un pezzo di cielo da contemplare. I temi del gioco e degli archetipi compaiono nelle figure con le carte da gioco racchiuse in bacheche o nei collage: tendo sempre alla tridimensionalità, alla base c’è la pulsione combinatoria, mi piace andare a provare le varie combinazioni nei mazzi di carte; ci trovo delle storie e così può fare chi ha voglia di dare libero sfogo alla propria immaginazione. Altri soggetti sono le Wunderkammer».

Che cosa sono?
«Le chiamo “camere delle meraviglie”, illusioni ottiche dove riproduco collezioni di rappresentazioni di farfalle, fatte di carta, in una sorta di trompe l’oeil oggettuale».

«Dovete chiudere gli occhi, altrimenti non vedete niente» è la tua frase simbolo…
«L’ho presa dal lungometraggio Qualcosa da Alice del regista ceco Jan Svankmajer: per vedere il mondo di Alice bisogna chiudere gli occhi sospendendo la logica e questa è la meraviglia. E’ il filo conduttore di tutto quello che faccio».

Un ritorno all’infanzia?
«Lo stupore e la meraviglia ti fanno fermare, interrompendo la modalità percettiva quotidiana. Bisognerebbe aprirsi alla dimensione dell’infanzia e del gioco, di tutto ciò che è originario, non solo del singolo ma di tutta l’umanità, sino ad arrivare alla preistoria.

Dove hai trovato l’ispirazione?
La dimensione divinatoria e magica è propria del bambino e dell’uomo primitivo: io ho voluto riprodurre le modalità di trarre auspici tipiche degli Etruschi, che selezionavano un cerchio di cielo per divinare il futuro. Mi interessa la forma mentale antica, che osservando una parte della realtà pensava fosse possibile capire il tutto: è un metodo di esplorazione dell’inconscio che riproduco nelle bacheche con le carte, dove chi guarda trova una storia diversa e in questo modo fa emergere qualcosa di sé».

C’è tanto contenuto in questi oggetti.
«L’importante è che il messaggio arrivi al di là ei riferimenti culturali, poiché ci sono tanti livelli di lettura: io amo tantissimo i simboli, l’etimologia delle parole, ma tutte le mie bacheche rinviano a qualcosa di astratto, alla meraviglia. Il complimento più bello che mi abbiano fatto è quello di una bambina di 3 o 4 anni, che davanti ad una mia natura morta ha detto “Che meraviglia, non ho mai visto qualcosa di così carino!”».

Simona Cozzupoli, la mostra aperta fino al 29 febbraio

La mostra Microcosmi Onirici, inizialmente in programma dal 26 ottobre al 31 dicembre 2019, è stata prorogata sino al 29 febbraio 2020 presso Mare Culturale Urbano (via Gabetti 15), centro di produzione artistica attivo nella zona ovest di Milano e ospitato in una cascina ristrutturata dove si trovano anche un ristorante, una birreria artigianale, un coworking e sale prova: un bene del Comune di Milano che rappresenta il tassello finale del progetto Cenni di Cambiamento, intervento di housing sociale.

L’esposizione è visitabile dal lunedì al mercoledì, dalle 11.30 a mezzanotte, il giovedì, dalle 11.30 all’1.00, il venerdì, dalle 11.30 alle 2.00, il sabato, dalle 10.00 alle 2.00, domenica, dalle 10.00 a mezzanotte. L’ingresso è libero.
Se siete fortunati, può capitarvi di incontrare Simona Cozzupoli, che non esiterà a raccontarvi la mostra e la meraviglia attraverso i suoi occhi.

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microcosmi onirici – simona cozzupoli