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29. 03. 2024 16:51

Andrea Pinketts, un mese senza il suo genio

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Un eterno Fred Buscaglione in salsa milanese: questo era Andrea  G. Pinketts, un vero talento nel giocare con le parole e un uomo legatissimo alla sua città. «Milano mi appartiene e io le appartengo», ebbe modo di dirmi un giorno. Una frase che racconta l’essenza del genio, dell’amico di cui sono orfana da un mese esatto.

CHI ERA • Sebbene di madre trentina, papà romagnolo e nonno irlandese, Andrea Giovanni Pinchetti si è formato a Milano, sempre sostenuto dalla signora Mirella che ne ha alimentato e incoraggiato il talento. Gli anni Settanta, quelli del liceo, sono i più formativi dal punto di visto culturale e umano vista l’aria di piombo che si respirava in città.

Le prime esperienze da giornalista al Meridiano d’Italia e poi sempre più in salita: Esquire, Panorama, inchieste che ne hanno rivelato e allo stesso tempo alimentato la passione per il noir e il giallo.

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SCERIFFO • Mi raccontava spesso dei tre mesi passati sotto le mentite spoglie da “barbone” in stazione Centrale che gli valsero un premio giornalistico: «Un’esperienza fantastica, borderline – mi disse –, affascinante.

Senti il richiamo primordiale della giungla. Per fortuna chiamai mia madre per dirle che stavo bene e prevalse un altro tipo di richiamo». Nel 1991 venne nominato Sceriffo di Cattolica, ossia detective comunale, dall’allora sindaco Gianfranco Micucci («uomo di genio e grande provocatore») per via della diffusione del crimine legata alla camorra.

Ebbene: in sei mesi, su tutto il litorale adriatico, contribuì a 106 arresti. Dopodiché restituì la stella: «Tutto ciò dimostra che quando c’è l’elasticità di pensiero, il pensiero diventa azione e le connivenze, che purtroppo esistono, possono essere spazzate via».

GENIO • E poi venne l’uomo che creò il personaggio, il nome d’arte: Andrea G. Pinketts, dove G sta per genio, ovviamente autoattribuito. Welcome to my world la sigla scelta per gli incontri di Seminario per Giallo e Bar, l’appuntamento milanese settimanale da lui creato nel 1992 con Carlo Cappi per valorizzare il noir e i giovani scrittori.

Je suis formidable quella per aprire gli incontri nella sua seconda casa, Le Trottoir. Perché la notte era il suo mondo e lui ne era il catalizzatore: amici, curiosi, rivali, donne. Da tutti loro ha tratto ispirazione per i suoi romanzi: storie, avventure, personaggi dove sapientemente vita reale e narrata si confondono.

Da Lazzaro Sant’Andrea, a Max, a Pogo. Zack, il suo menestrello. E tanti altri. Ecco perché, come ha ben sintetizzato Cappi, ora sarà dura affrontare un mondo senza Pinketts. Ma la via da seguire ce l’ha indicata Andrea stesso: «Le parole sono fonte di vita continua, di rinnovamento della vita». E per i suoi amici e i suoi estimatori leggere i suoi romanzi, ora, sarà come rinnovarne la presenza.

FAMEDIO • L’associazione culturale “Amici di Mario Berrino” di Ispra gli conferirà il premio alla carriera alla memoria nel corso della XII finale del concorso letterario “Scrivi l’amore-Premio Mario Berrino” in programma a febbraio. A Milano amici e scrittori hanno lanciato una petizione perché venga inserito al Famedio: la presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno a Sant’Eustorgio, il giorno del funerale, fa ben sperare che la richiesta venga accolta.

Ancor più simbolico l’attestato dell’assessore all’Autonomia e alla Cultura della Regione Lombardia Stefano Bruno Galli: «Un intellettuale ed un artista, un giornalista e uno scrittore, che nei suoi noir ha raccontato Milano e i suoi angoli oscuri come nessuno prima di lui. Pinketts ha aperto così la strada a una successiva generazione di grandi giallisti milanesi e lombardi. Regione Lombardia troverà il modo migliore per ricordare la sua opera e valorizzare il genere noir». Il suo Genio, insomma, continuerà a colorare la nebbia.

IL PERSONAGGIO
Andrea G. (Genio) Pinketts è lo pseudonimo del giallista Andrea Pinchetti, nato a Milano il 12 agosto 1961 e autore di romanzi in bilico tra noir e grottesco il cui protagonista Lazzaro Santandrea, suo alter ego, vive bizzarre avventure nella Milano contemporanea.

Personaggio poliedrico (è stato pugile, maestro d’arti marziali, fotomodello, opinionista, giornalista investigativo e inviato in diverse trasmissioni tv) ha vinto numerosi premi e ricevuto riconoscimenti internazionali. Si è spento lo scorso 20 dicembre, ora riposa al Cimitero Monumentale.


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